Un altro lavoratore oggi non farà ritorno a casa. Si tratta di un iscritto storico della CGIL , dipendente di un azienda artigiana alle soglie della pensione .
Una morte inaccettabile come lo sono tutte quelle che puntualmente ci ricordano che in Italia e a Reggio Emilia, ancora nel 2020, si muore di lavoro.
“È importante che gli organismi competenti verifichino quanto prima le cause di questo ennesimo omicidio bianco – sottolineano insieme Cgil e Fiom -. Gli incidenti si possono e si devono evitare.
Questo si può fare con la giusta formazione, le procedure e le tecnologie adatte. Senza investimenti e senso di responsabilità delle imprese, non supereremo la strage quotidiana che avviene nei luoghi di lavoro. Bisogna rimettere la salvaguardia di salute e sicurezza al primo posto .Per questo è necessaria la collaborazione di imprese , lavoratori , e organismi preposti affinchè finisca questa strage
La Fiom e la Camera del Lavoro esprimono la propria vicinanza alla famiglia del lavoratore vittima dell’incidente.