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COMER: L’AZIENDA ACCETTA LE RICHIESTE DEL SINDACATO. STOP ALLO STATO DI AGITAZIONE

I sindacati esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto alla Comer dopo l’accettazione da parte dell’azienda della maggior parte delle richieste dei lavoratori e fermano lo stato di agitazione.
Venerdì scorso, a seguito dell’apertura dello stato di agitazione, la direzione di Comer aveva scritto ai lavoratori per comunicare che avrebbe erogato lo stipendio il 9 aprile, e non il 17 aprile come inizialmente comunicato e come contestato dai sindacati.
Lunedì gli operai di Reggiolo hanno finalmente trovato gli spogliatoi aperti e la possibilità di cambiarsi, come da settimane stavano chiedendo dopo che l’azienda ne aveva limitato l’uso ai soli servizi igienici.
Infine, nella giornata di ieri l’incontro tra rappresentanti sindacali e Direzione del Personale ha portato un nuovo risultato per i lavoratori della Comer, ai quali verrà riconosciuta la maturazione piena dei ratei di ferie, permessi e tredicesima per la cassa integrazione di marzo e aprile, come richiesto sin dall’inizio dai sindacati e come riconosciuto in oltre 350 accordi aziendali nella provincia di Reggio Emilia.

L’azienda ha riconosciuto buona parte delle nostre richieste e per questo fermiamo lo stato di agitazione – dichiarano Simone Vecchi, Segretario Provinciale Fiom di Reggio, Marco Massari, Segretario Provinciale Fiom Mantova e Jacopo Scialla, Segretario della Uilm di Reggio Emilia – Nell’incontro con l’azienda è stato chiesto alla Direzione di mettere i lavoratori a conoscenza delle motivazioni del “parere favorevole alla ripresa lavorativa ottenuta dalla Prefettura di Reggio Emilia” comunicata alle Rsu ed al sindacato tramite PEC del 2 aprile. Dopo un’iniziale riluttanza a rispondere e dopo essere stata sollecitata la Direzione ha spiegato che non esiste un’autorizzazione esplicita ma ha chiarito che avendo richiesto l’autorizzazione alla Prefettura per il momento “si sta avvalendo del silenzio/assenso” come previsto dal DPCM 22 marzo Art 1 lettera d), e quindi è conforme alla legge”.

Per ridurre al massimo il rischio contagio, i sindacati hanno chiesto inoltre di effettuare una riduzione di orario giornaliera, integrata dalla cassa integrazione, per anticipare l’uscita del primo turno e posticipare l’ingresso del secondo turno.
Molte aziende si stanno organizzando in questo senso per evitare che il cambio turno, momento tipico di incrocio tra persone e quindi a rischio assembramento, vanifichi gli sforzi profusi da parte di tutti per ridurre i contatti e quindi il rischio di contagio.
Su questo tema la Direzione si è presa un po’ di tempo per valutarne la possibilità.

Il sindacato infine ribadisce la proposta all’azienda di consultare le Rsu e il sindacato prima di prendere decisioni che riguardano la vita dei lavoratori per evitare che, una volta subite le decisioni prese dall’alto, rimanga come unica possibilità di farsi ascoltare lo stato di agitazione e lo sciopero in merito a scelte già prese ma non condivise.
Questo aspetto è molto importante ed è condiviso dalla maggioranza delle grandi imprese dei nostri territori. Il confronto preventivo con i rappresentanti sindacali su tutte le tematiche che riguardano i lavoratori evita equivoci e permette alle aziende di conoscere meglio il punto di vista dei lavoratori prima di prendere delle decisioni che li riguardano. – concludono i tre segretari generali dei metalmeccanici – Positive relazioni sindacali sono un vantaggio per i lavoratori e quindi per l’azienda. Auspichiamo che anche la Comer condivida questo metodo al più presto”.

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