Verità per Giulio Regeni

I LAVORATORI METALMECCANICI PRONTI ALLA MOBILITAZIONE

200 DELEGATI PREPARANO LA MANIFESTAZIONE DI ROMA

La decisione della Cgil di Maurizio Landini di promuovere per sabato 8 ottobre una manifestazione nazionale a Roma ha trovato tra i metalmeccanici reggiani un immediato supporto.

Mentre i partiti discutono di candidature e ancora nessuno parla di programmi, i delegati sindacali della Fiom reggiana in questi giorni si sono riuniti per discutere delle loro priorità politiche: contrasto ai bassi salari, riduzione della precarietà, la desertificazione industriale del Sud che impone sempre a più persone di cercare lavoro al Nord, il miglioramento della legge sulle pensioni.

Nelle ultime due settimane si sono infatti incontrati oltre 200 Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie), tra delegate e delegati della Fiom di Reggio Emilia, nelle riunioni svolte alle Camere del Lavoro di Reggio Emilia, S.Ilario d’Enza, Scandiano, al Circolo Primo Maggio di Guastalla e infine ieri nel castello di San Martino in Rio.

Da un punto di vista politico nelle fabbriche ora c’è molto disorientamento” spiega in una nota la Fiom di Reggio Emilia. “I nostri delegati ci riportano stupore e incomprensione per la crisi di Governo, e sono preoccupati che non ci siano governi a dare le risposte di cui necessitano i lavoratori, si dà per scontato che l’autunno sarà più caldo dell’estate, a tutti i livelli.”

Nei cinque dibattiti organizzati dalla Fiom e Cgil provinciale le tematiche sindacali inevitabilmente si sono annodate a quelle politiche, il confronto sui contratti aziendali ha incrociato il tema del riscaldamento globale e di chi maggiormente lo subisce (in particolare operai di officina, che nei giorni scorsi hanno scioperato in diverse imprese), e i delegati hanno discusso delle prossime elezioni, dei possibili scenari post-elettorali, e anche sul ruolo del sindacato in questo passaggio storico.

Le delegate e i delegati metalmeccanici della Cgil chiedono al proprio sindacato di avere un ruolo politico in questa fase, ma senza fondare un partito, senza dare indicazioni di voto, o peggio facendo campagna elettorale per una coalizione o l’altra, ma attivando i lavoratori, ridando protagonismo politico alle persone che per vivere devono lavorare, attraverso la mobilitazione e la partecipazione diretta” dichiara Simone Vecchi Segretario territoriale della Fiom Cgil di Reggio Emilia.

Da quarant’anni ci raccontano che quello che fa bene alle imprese fa bene ai lavoratori” prosegue Vecchi “noi però stiamo vedendo l’inflazione divorare il potere di acquisto dei salari e delle pensioni, mentre contemporaneamente osserviamo l’aumento dei profitti di moltissime imprese: questo è immorale e socialmente ingiusto, ma oggi l’arco politico che si presenta al voto non sembra curarsene”.

Per la Fiom di Reggio Emilia quindi sarà fondamentale la partecipazione di massa alla manifestazione che la Cgil ha indetto per sabato 8 ottobre a Roma.

Proprio mentre i delegati discutevano sulla necessità di una manifestazione, per dare ai lavoratori il diritto a esprimere la propria voce e parlare direttamente al Parlamento” prosegue la nota delle tute blu della Cgil reggiana “è arrivata l’auspicata indizione di una manifestazione per la prima settimana di ottobre”.

Chiederemo al futuro Governo, qualunque sia il Governo, di dare risposte sulla piattaforma per cui abbiamo già scioperato insieme alla Uil il 16 dicembre e manifestato il 18 giugno” conclude Vecchi “e dal mese di settembre riprenderemo tutte le vertenze aziendale per la contrattazione integrativa che vedranno al centro due obiettivi: dare le giuste risposte salariali ai lavoratori e ridurre la precarietà, visto che anche oggi la Camera di Commercio segnala come la grande maggioranza delle assunzioni nella manifattura sono effettuate a tempo determinato”.

Per le lavoratrici e i lavoratori” conclude la nota provinciale “è più che mai importante l’unità sindacale e per questo facciamo appello alle altre organizzazioni, a Fim e Uilm, a condividere un percorso di mobilitazione, perché se le risposte del Parlamento e del Governo sono insufficienti il sindacato ha il dovere di organizzare iniziative di lotta”.

Tutte le notizie in “CGIL”
Notizie Correlate