Verità per Giulio Regeni

IL RISCHIO DELL’AUMENTO DELLE IMPOSTE E DI TAGLI AL WELFARE PREOCCUPA LA CGIL

Il caro energia si sta rivelando un problema enorme che sta interessando tutti: cittadini, imprese enti locali.
Preoccupano la CGIL Reggiana, le affermazioni del sindaco e del presidente della provincia che, denunciando l’aumento esponenziale dei costi, paventano tagli ai servizi e aumenti delle imposte.

“Condividiamo la richiesta degli amministratori locali affinché il Governo faccia di più. Noi lo stiamo sostenendo da tempo.” Dichiara il Segretario Generale della Camera del Lavoro di Reggio Emilia Cristian Sesena che prosegue: “ Le misure fino a qui adottate si stanno rivelando ampiamente insufficienti ma quello che preoccupa maggiormente è l’assenza di un intervento complessivo che tenga insieme sostegno al potere di acquisto dei salari (taglio dell’IVA), progettualità in termini di politica industriale per i settori più colpiti (nel nostro territorio il comparto ceramico) e forme straordinarie di finanziamento agli enti locali ancora alle prese con la gestione della coda pandemica. Pensare di destinare il 2% del PIL al riarmo e chiudere gli occhi su una potenziale bomba sociale come questa è miope e sbagliato”.

Di fronte al rischio di un taglio del welfare e un aumento delle imposte come risposte alle maggiori spese il Segretario della Cgil provinciale non ha dubbi: “Sarebbe un’iniziativa sbagliata e dannosa che finirebbe per colpire lavoratori e pensionati che pagherebbero due volte una crisi di cui sono vittime incolpevoli. In questa fase i redditi da lavoro e da pensione vanno sostenuti e non ulteriormente penalizzati. Ridurre poi il welfare significherebbe aumentare le differenze sociali, favorire nuove povertà laddove invece ci sarebbe bisogno di coesione”.

Secondo Sesena tutti devono fare la loro parte: “Regione, Provincia Comune, Imprese, Iren, parti sociali debbono condividere un insieme di azioni che convergano nella direzione di proteggere le fasce più deboli della popolazione, e di sostenere l’ occupazione , contrastando le speculazioni che sul caro bollette, come anche denunciato a più riprese da Federconsumatori, non sono mancate.”

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