Verità per Giulio Regeni

“la scomparsa di mia madre” all’arena stalloni il film su benedetta barzini


A SEGUIRE L’INCONTRO CON LA PROTAGONISTA E IL REGISTA BENIAMINO BARRESE

Ultimo film della rassegna cinematografica CiLavoro curata dalla Cgil di Reggio Emilia, all’interno del programma di cinema estivo realizzato da Arci, è “La scomparsa di mia madre” di Beniamino Barrese e sarà proiettato lunedì 29 agosto alle ore 21:15 all’Arena Stalloni di via Samarotto.

Il film-documentario racconta la storia di Benedetta Barzini, la prima grande modella italiana icona degli anni 60, che ispirò i più importanti fotografi e artisti dell’epoca come Andy Warhol, Richard Avedon, Salvador Dalì e Irving Penn.

Il lungometraggio rappresenta il tentativo da parte del figlio, Beniamino Barrese, di trovare delle risposte e di fermare nella memoria la vera essenza e autenticità di sua madre.
Barrese decide di filmare la modella, con e contro la sua volontà, generando uno scontro personale e politico tra i due, ma anche un dialogo intimo e d’amore.

Benedetta Barzini è stata femminista militante, scrittrice e docente universitaria, in continua lotta con quel sistema che non le apparteneva e che per lei significava solo sfruttamento femminile. Una donna che all’età di 75 anni decide di lasciare tutto, “scomparire” per raggiungere un luogo lontano e abbandonare il mondo delle immagini, delle ambiguità e di tutti gli stereotipi a cui la vita l’ha obbligata.
La scelta di quest’opera appare di sicuro non convenzionale, come rivendica Cristian Sesena, segretario generale della CGIL di Reggio: ”Abbiamo scelto questo docufilm apparentemente lontano da temi sindacali perché riteniamo che la vita e la carriera di Benedetta Barzini rappresentino un unicum nel panorama culturale italiano. La richiesta paradossale di scomparire rappresenta in fondo una scelta politica estrema a fronte di una realtà sempre più vocata a spegnere le differenze, ad omologare e appiattire l’individuo. Benedetta Barzini, scrutata dalla telecamera del figlio nella sua quotidianità, rivendica ancora una volta, attraverso questa sua richiesta, l’ansia di libertà che ha contraddistinto tutta la sua parabola esistenziale”.

Alla proiezione saranno presenti sia il regista, Beniamino Barrese, che la protagonista Benedetta Barzini. Al termine del film è previsto l’incontro con il pubblico in un dibattito moderato dal Segretario della Camera del Lavoro, Cristian Sesena.

Ingresso intero 6 euro, ridotto 4,50 euro e tesserati Cgil 2 euro.

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