Verità per Giulio Regeni

ARGO TRACTORS, RINNOVATO CONTRATTO AZIENDALE

FIM FIOM UILM “OTTANTA STABILIZZAZIONI ENTRO GENNAIO 2024 E 105 EURO DI AUMENTO MENSILE”

Oltre mille votanti hanno approvato a larghissima maggioranza l’ipotesi di accordo del rinnovo del contratto collettivo aziendale dell’Argo Tractors, l’azienda reggiana che produce i trattori Landini, McCormick e Val Padana.
“Quando un’azienda metalmeccanica si impegna ad ottanta stabilizzazioni di precari nell’arco di sei mesi- afferma la nota unitaria di Fim Fiom Uilm provinciali – si ha la miglior risposta alla domanda “a cosa serve il sindacato?” che ogni tanto qualcuno provocatoriamente ci rivolge”.

L’azienda, che ha la sede centrale a Fabbrico ma anche stabilimenti a San Martino e Luzzara, negli ultimi anni ha avuto una importante crescita, in linea con i volumi della meccanica agricola, che ha visto stabilizzare oltre 200 precari in tre anni.

“La scelta di stabilizzare ulteriori ottanta giovani precari entro gennaio 2024, in un contesto di incertezza di mercato sul secondo semestre dell’anno in tutta Europa, e di farlo concordandolo all’interno di un accordo sindacale – proseguono i sindacati – è la dimostrazione dell’attenzione della Proprietà nei confronti della condizione dei lavoratori e anche della valorizzazione e del rafforzamento delle relazioni industriali e della rappresentanza sindacale”.

“Quando la contrattazione collettiva permette a ottanta giovani lavoratori di poter andare in banca a chiedere un mutuo, di non dover più soffrire l’ansia ed il timore mensile di non essere confermati, di dare stabilità economica e quindi finalmente progettare un futuro, una vita, una famiglia a così tante persone, significa che vale la pena contrastare l’individualismo e agire collettivamente per il bene di tutti, a partire dai più deboli che sono sempre i precari” dichiarano le Rsu dei diversi stabilimenti affiancate dalle rispettive Organizzazioni Sindacali Fim Cisl Emilia Centrale, Fiom Cgil Reggio Emilia e Uilm Uil Reggio Emilia che hanno rappresentato i lavoratori durante la lunga trattativa che ha portato al rinnovo contrattuale.

L’accordo sindacale prevede anche un aumento salariale, tra i più importanti nella contrattazione collettiva di secondo livello nella metalmeccanica reggiana, di 105 euro a regime mensili non assorbibili per quattordici mensilità, di cui 60 euro lordi già da luglio 2023, a cui si aggiunge un aumento dell’indennità oraria da giugno 2024 e l’aumento del premio di risultato che da 1.580 euro annuali andrà al massimo 1.700 euro annuali, con conseguente aumento anche dell’anticipo.

“Aver riconosciuto aumenti di questa dimensione – si sottolinea nella nota delle tute blu di Cgil Cisl e Uil reggiane – è la dimostrazione che l’Azienda ha capito la sofferenza salariale dei propri dipendenti, in un momento di picco inflattivo, decidendo di rafforzare la contrattazione collettiva delle retribuzioni attraverso la redistribuzione degli incrementi di produttività strutturali anche per dare una risposta alla perdita di potere d’acquisto dei salari”.

Il contratto aziendale prevede inoltre investimenti sul miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori, a partire dall’installazione di raffrescatori nella Sala macchine di Fabbrico, e dagli impegni aziendali a informare preventivamente le organizzazioni sindacali e le rappresentanze interne delle missioni produttive di ogni stabilimento nella provincia di Reggio Emilia.

E’ prevista anche l’istituzione di un innovativo fondo per i dipendenti che, nel caso remoto in cui l’organizzazione aziendale non fosse in grado di evitare una crisi di mercato, prevede un sostegno economico per le lavoratici ed i lavoratori più colpiti dal punto di vista salariale, con un’attenzione particolare per i soggetti più deboli e più esposti alle variazioni dei volumi produttivi, che inevitabilmente colpiscono maggiormente gli operai diretti di produzione.

Infine, è stata concordata per la prima volta all’Argo Tractors un’integrazione economica del 10% per l’utilizzo del congedo parentale per i genitori che hanno figli con età inferiore ad un anno, e il diritto ad un confronto con le Rsu nel caso di trasferimenti tra i diversi stabilimenti produttivi.

“Questo contratto non sarebbe stato possibile senza il grande lavoro delle Rsu aziendali e la partecipazione dei lavoratori, a partire dal sostegno di tutte le iscritte e gli iscritti al sindacato che in questi anni hanno dimostrato di credere nell’azione e nelle rivendicazioni collettive e in relazioni sindacali costruttive, consolidate e sempre volte al bene dei lavoratori e dell’occupazione -concludono Fim Fiom e Uilm – Il voto dei lavoratori, con oltre il 95% di approvazione, dimostra che i dipendenti dell’Argo Tractors, sia fissi che precari, hanno apprezzato l’ipotesi di accordo e può essere un esempio per molte aziende del nostro territorio”.

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