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AUTONOMIA DIFFERENZIATA: UNA RIFORMA CHE SPACCA L’ITALIA

Un incontro in Camera del Lavoro per comprendere gli effetti di una riforma sbagliata.

Si terrà lunedi 29 maggio, a partire dalle ore 16.30 presso la Sala Di Vittorio della Camera del Lavoro di Reggio Emilia la tavola rotonda, aperta alla cittadinanza, promossa da CGIL Reggio Emilia, ANPI Reggio Emilia e Associazione reggiana per la Costituzione sul DDL Calderoli e l’annunciato disegno di riforma costituzionale meglio conosciuta come “autonomia differenziata”.

L’iniziativa si colloca in un più ampio percorso di confronti e dibattiti che si intendono proporre e che affiancheranno il percorso parlamentare di questo controverso progetto di riforma della Carta.
L’obiettivo è quello di informare più persone possibili sui reali effetti che, qualora questo disegno di legge concluda positivamente il suo percorso, si verificheranno su temi importantissimi quali, la sanità pubblica, la scuola, il lavoro, aumentando le disuguaglianze su temi cruciali della vita di ogni cittadino in un divario sempre più ampio nel nostro Paese.

“E’ una riforma sbagliatissima che rischia di spaccare il paese in nome della difesa di un localismo antistorico che trova davvero poca giustificazione nel 2023”. Dichiara Cristian Sesena, Segretario della Camera del Lavoro territoriale che prosegue:” il rischio concreto è quello di tornare ad una Italia di 21 stati con condizioni normative e possibilità economiche diversissime fra loro e con cittadini di serie A e di serie B; in un paese come il nostro, fortemente attraversato da iniquità profonde che invece di essere combattute in questo modo rischiano di consolidarsi”.

“L’ANPI ha espresso un giudizio negativo sul Disegno di Legge sottolineando che gli articoli 116 e 117 della Costituzione devono essere interpretati sulla base dell’articolo 5 che riafferma l’unità indivisibile della repubblica e pone le basi per un regionalismo solidale e non competitivo”. Ribadisce Ermete Fiaccadori, Presidente provinciale Anpi. “Anziché accentuare le differenze è necessario che le priorità nell’uso delle risorse siano indirizzate a risolvere il divario di infrastrutture sociali ed economiche tra Nord-Centro e Sud del paese garantendo a tutti i cittadini i servizi pubblici e parità di trattamento. Il Parlamento deve essere pienamente investito nella discussione sulle materie delegabili alle Regioni e sulla loro gestione superando il sistema pattizio previsto dal disegno di legge”.

“Il progetto di legge proposto è un “formidabile colpo di piccone contro ciò che sopravvive dell’Amministrazione centrale e dell’Unità nazionale” – sottolinea Rina Zardetto, Presidente Associazione reggiana per la Costituzione – E’ un testo che di fatto propone nuove Regioni a statuto speciale ed aumenta le disuguaglianze nel Paese. Il dossier del servizio bilancio del Senato ha avuto reazioni di contrarietà da parte di tantissimi esperti in materia che ragionando con dati alla mano hanno evidenziato ciò che resterà della coesione del Paese, del funzionamento della Pubblica Amministrazione e dei servizi da erogare ai cittadini dopo tale “spacchettamento” di materie. Il dibattito va portato in Parlamento e fra i cittadini che necessariamente devono prendere consapevolezza di ciò che comporterebbe un cambio Costituzionale di questa portata sulle loro vite”.

A discuterne saranno:

  • Marina Balestrieri, Segreteria Cgil Emilia Romagna
  • Vanni Bulgarelli, Anpi Nazionale
  • Claudia Tubertini, Docente di diritto Amministrativo all’ Università di Bologna

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