Verità per Giulio Regeni

FIOM, ASSEMBLEA PROVINCIALE RLS “LA SALUTE AL CENTRO, RIDURRE LE TEMPERATURE IN FABBRICA SUBITO”

150 DELEGATI AL PIGAL IN CONVEGNO CON INCA, FIOM E CGIL

Quasi centocinquanta rappresentanti della sicurezza – metalmeccanici appartenenti alla Fiom della provincia di Reggio Emilia – si sono riuniti oggi al Centro sociale PiGal per un’intera giornata dedicata alla salute dei lavoratori delle imprese metalmeccaniche, in quello che probabilmente è il più importante evento di quest’anno in provincia sul tema della salute sul lavoro.

Gli RLS, così vengono chiamati, sono lavoratori eletti democraticamente dai propri colleghi per svolgere il ruolo di “controllo e verifica della condizione si salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, e per proporre nelle imprese in cui operano strumenti e innovazioni per migliorare le azioni di prevenzione e la salute sul posto di lavoro.

I lavori della giornata sono stati aperti da Davide Franco, componente della Segreteria Fiom provinciale, che ha ribadito la centralità della formazione sulla salute e la sicurezza, sia nelle imprese sia nel sindacato, ha illustrato i progetti della Fiom reggiana e sintetizzato i risultati della contrattazione aziendale su queste tematiche.

Tra i progetti, in collaborazione con l’Associazione Familiari e Vittime dell’Amianto (AfeVA), quello di “mappare” la presenza dell’amianto in tutte le imprese metalmeccaniche reggiane con lo scopo di valutarne l’eventuale pericolosità e chiederne la rimozione, per arrivare sul lungo periodo ad avere luoghi di lavoro “amianto free”, sulla scorta di quanto già svolto negli ultimi anni dall’Amministrazione comunale di Rubiera.

“In molti immobili precedenti agli anni novanta sono presenti coperture o coibentazioni in amianto – spiega Davide Vasconi, Associazione AfeVA – e quasi sempre sono in buone condizioni, ma ad esempio il terremoto del 2012 e la recente alluvione in Romagna hanno prodotto, tra le altre cose, anche una grande dispersione di amianto, per questo è necessaria la bonifica generalizzata di tutti gli immobili, occorre prevenire”.

Tra i temi trattati, in questi giorni in cui le temperature stanno crescendo velocemente, quello del microclima dei luoghi di lavoro, e in particolare l’impatto che il riscaldamento globale e la continuità di periodi con alte temperature hanno sulla condizione fisica degli operai metalmeccanici.

“Alle imprese chiediamo innanzitutto investimenti strutturali, raffrescatori per garantire un micoclima adeguato anche in caso di lunghi periodi ad alte temperature e alta umidità – spiega Davide Franco a nome della Fiom – e secondariamente anche di modificare l’organizzazione del lavoro, riducendo ritmi e orario di lavoro e inserendo pause a carico impresa dentro i turni di lavoro”.

Sul ruolo della prevenzione e dell’adeguamento del microclima è intervenuto il Dottor Rinaldo Ghersi spiegando l’attuale normativa.

“Occorre rafforzare la prevenzione – si legge nella nota Fiom – quando gli operai arrivano a scioperare per il troppo caldo, come l’anno scorso è accaduto in alcune importanti aziende reggiane, è una sconfitta per tutti i soggetti responsabili della sicurezza e della salute”.

Durante l’iniziativa, si è levato un grande applauso quando un delegato sindacale di una grande azienda reggiana ha fatto notare che esisterà sempre un conflitto di interesse irrisolto fino a quando i medici competenti saranno retribuiti dalle imprese, e questa è una contraddizione che andrebbe rimossa.

L’Assemblea Provinciale degli RLS FIOM ha visto poi l’intervento di Gabriella Giannini del Patronato Inca Cgil sul tema delle malattie professionali.

Le attività con movimentazione carichi e movimenti ripetitivi sono molto diffuse nelle aziende metalmeccaniche reggiane, in particolar modo nei reparti montaggi e assemblaggio, e se le postazioni non sono sufficientemente ergonomiche, se non ci sono pause e ritmi adeguati, il rischio è che chi lavora in quelle attività, negli anni, maturi inidoneità al lavoro o limitazioni alle mansioni, che secondo la Fiom e l’Inca devono quindi essere riconosciute come “malattie professionali” dall’Inail.

Mirco Pellati, del Dipartimento Salute e Sicurezza della Camera del Lavoro Cgil di Reggio Emilia, ha spiegato il ruolo e l’attività della Cgil sul territorio reggiano e in particolare il ruolo degli RLST, i rappresentanti della sicurezza territoriale che hanno la possibilità di svolgere controlli dove non sono presenti RLS votati dai lavoratori.

“Le aziende metalmeccaniche reggiane sono molto dinamiche, negli anni abbiamo visto modificarsi l’organizzazione del lavoro e il processo produttivo, è importante che le trasformazioni organizzative e tecnologiche non siano volte solo agli incrementi di produttività, ma insieme al miglioramento della condizione di lavoro – conclude il Segretario Provinciale Fiom, Simone Vecchi – La tutela della salute è e sarà sempre centrale nell’attività sindacale della Fiom e della Cgil, i lavoratori ci devono sostenere anche perché le imprese possano dare maggior ascolto alle nostre proposte”.

Tutte le notizie in “FIOM”
Notizie Correlate