CGIL e UIL hanno avviato un percorso di scioperi di 8 ore a livello territoriale e regionale per tutto il mese di novembre con l’obiettivo di cambiare la legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal governo Meloni.
Si comincia venerdì 17 novembre dalle Regioni del Centro, nella stessa data si sciopera anche a Reggio Emilia, unica provincia dell’Emilia Romagna.
Tutte le altre realtà emiliano romagnole saranno infatti in sciopero venerdì 24 novembre insieme alle Regioni del nord, la nostra città anticipa la mobilitazione a venerdì 17 per non sovrapporre lo sciopero alla festività del Patrono, giorno in cui la maggioranza di aziende e uffici sarà chiusa. Le Regioni del sud incroceranno infine le braccia il 1° dicembre.
L’obiettivo di questa tornata di scioperi è duplice e risponde sia alla necessità di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, nel modo più capillare e diffuso possibile, sulle gravi criticità della manovra economica, per questo continuano ad essere svolte centinaia di assemblee nei luoghi di lavoro, sia di chiedere al Governo e alle Istituzioni territoriali di assumere provvedimenti, a partire da quelli in materia di lavoro (salari, contratti, precarietà) e di politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza e rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità, necessari a ridurre le diseguaglianze e a rilanciare la crescita.
A Reggio Emilia la mobilitazione riguarderà pertanto tutti i settori produttivi coinvolgendo complessivamente circa 250mila addetti. Per effetto dell’annunciata astensione dal lavoro e del corteo in via di definizione saranno possibili disagi al regolare svolgimento di tutte le attività e alla circolazione.
“Auspichiamo una vasta e democratica partecipazione che interessi anche la società civile. Dovrà essere una giornata di lotta, festa e rivendicazione” dichiarano all’unisono i Segretari provinciali di Cgil e Uil, Cristian Sesena e Roberto Rinaldi.