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NEXION DI CORREGGIO. FONDO DI SOLIDARIETA’ DELLO SCIOPERO DEVOLUTO AGLI ALLUVIONATI DELLA ROMAGNA

FIOM CGIL “UNA LEZIONE DI DIGNITA’”

I lavoratori della Nexion di Correggio solo pochi mesi fa avevano dato una dimostrazione storica di unità, solidarietà e determinazione: 104 ore di sciopero per rinnovare il contratto aziendale, tre cortei cittadini, un lungo presidio, un gruppo di lavoratori uniti dal non voler cedere a ricatti, e infine il contratto aziendale.

Una vertenza che qualcuno ha chiamato “d’altri tempi” ma che invece era un esempio proprio dei tempi che stiamo vivendo, quelli per cui i lavoratori per poter avere un minimo di miglioramento salariale devono vedere peggiorare la condizione lavorativa.
Le lavoratrici e i lavoratori della Nexion non cedettero alle richieste aziendali, ritenute eccessive, e durante quelle lunghe settimane organizzarono in città anche un fondo di solidarietà per le famiglie dei lavoratori in sciopero.
“A fine vertenza il fondo rimase intatto, e i lavoratori in assemblea decisero di non redistribuire tra gli scioperanti quanto raccolto, ma di accantonare le cifre per un gesto di solidarietà futuro – scrive la Fiom in una nota – Il momento è arrivato, e proprio nei giorni scorsi ancora una volta il grande cuore delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici ha dimostrato di battere forte, con solidarietà e determinazione”.

La delegata Fiom Cgil della Nexion di Correggio, Emanuela Ermandi (la seconda da dx), insieme ad altri attivisti e militanti Fiom e Cgil a Forli nei mesi scorsi in aiuto agli alluvionati

A seguito delle assemblee tenutesi nei giorni scorsi nei tre stabilimenti di Correggio, la grande maggioranza ha deciso di devolvere alle popolazioni colpite dalla recente alluvione in Romagna le quote di salario loro spettanti.
Questa decisione collettiva arriva dopo che, nelle prime settimane successive all’alluvione diversi lavoratori e delegati della Fiom Cgil di Reggio Emilia si erano recati a Forlì, insieme ad altri delegati sindacali della Fiom e della Cgil, a spalare fango per aiutare le vittime, capirne le difficoltà e ascoltarne la voglia di rialzarsi.

“La vera solidarietà nasce dalla vicinanza e comporta sempre un sacrificio, piccolo o grande che sia, e le lavoratrici ed i lavoratori della Nexion, su proposta delle Rsu, coinvolgendo Fim Fiom e Uilm, hanno deciso di devolvere oltre sedicimila euro. Una somma che teoricamente avrebbe dovuto essere per se stessi: elemento retributivo aziendale nominato “quota panettone” anni 2019-2022 € 11,325,90 già comprensiva del raddoppio della azienda; Cassa di solidarietà’ dei dipendenti istituita durante gli scioperi, per un totale pari e € 4,807,00 – spiega ancora la Fiom -Un’altra lezione di dignità è arrivata da queste lavoratrici e lavoratori perchè la solidarietà non si fa con i like ma con azioni concrete, come questa, e aiutando direttamente chi ha bisogno. Non ci sono confini tra l’azione di lotta che può esprimersi in uno sciopero per un contratto o spalando fango per aiutare gli alluvionati: la solidarietà tra chi per vivere deve lavorare ed è in difficoltà è la cifra dell’azione sindacale a 360 gradi”.

Corteo di lavoratori Nexion in sciopero durante la vertenza per il rinnovo del contratto aziendale

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