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TECNO SUPERIORE DI GUALTIERI.LA FIOM INCONTRA LA DIRIGENZA: “NECESSARI INVESTIMENTI CONCRETI PER SCONGIURARE LA CRISI OCCUPAZIONALE E RILANCIARE LO STABILIMENTO”

Questa mattina oltre cento tra operai e impiegati della Tecno Superiore di Gualtieri si sono riuniti in presidio per dare forza ai rappresentanti sindacali che nelle stesse ore incontravano la direzione aziendale.
Un incontro atteso, richiesto dalla Fiom Cgil e dalle Rsu ormai mesi fa, che ha portato ad un chiarimento in merito agli investimenti necessari al rilancio dell’attività produttiva e al futuro dell’Azienda stessa.

La dirigenza aziendale ha infatti garantito la volontà della proprietà di dare continuità occupazionale, e all’attività produttiva nel sito di Gualtieri ,e di non aver intenzione di trasformare lo stabilimento in un hub logistico come i rumors circolati negli ultimi mesi avevano paventato.

La Fiom però non nasconde la preoccupazione per il prossimo futuro quando, già tra sei mesi, nell’aprile 2024 scadrà l’ultimo anno di cassa integrazione. A quel punto se non ci saranno i volumi produttivi adeguati a garantire lavoro a tutti i dipendenti occupati il rischio concreto sarà quello di un licenziamento collettivo molto pesante, senza escludere il rischio della chiusura stessa dell’impresa.

E’ su queste premesse che nell’incontro di oggi il sindacato ha ribadito la necessita oramai stringente di dare seguito alle promesse di investimenti più volte avanzate, ottenendo l’impegno, da parte del nuovo Presidente nominato lo scorso 31 agosto, di permettere alla Fiom e ai delegati sindacali di incontrare già nei prossimi giorni la proprietà.
Per il prossimo 3 ottobre è già infatti stato calendarizzato un incontro nel quale verificare l’effettività degli impegni presi dall’Azienda nella giornata di oggi.

“Riteniamo sia positivo che chi oggi rappresenta l’Azienda ci dica che è intenzione della proprietà dare continuità all’attività e che non si voglia andare verso la chiusura – spiega Simone Vecchi, Segretario provinciale della Fiom Cgil – ma non possiamo più farci bastare le parole, quello che vogliamo è aver contezza di investimenti reali. In primis investimenti per il rinnovamento delle linee di montaggio, per permettere ai lavoratori di lavorare in sicurezza data l’obsolescenza di linee vecchie ormai di trent’anni, non più ergonomiche e ormai obsolete dal punto di vista produttivo e investimenti in sala macchine per dare maggior produttività all’azienda. Inoltre, – prosegue Vecchi – chiediamo che ci sia un investimento anche dal punto di vista commerciale per rilanciare il mercato dei prodotti e delle cucine della Tecno”.

“Nei prossimi giorni svolgeremo assemblee con i lavoratori per definire insieme a loro un piano di azione per i prossimi mesi – aggiunge Marco Begnozzi, componente della Segreteria Fiom Cgil -Sulla base delle risposte aziendali che avremo il 3 ottobre prossimo, in caso alle parole non dovessero seguire i fatti, valuteremo una ripresa della mobilitazione”.

Al presidio di questa mattina era inoltre presente anche il Sindaco di Gualtieri, Renzo Bergamini che è intervenuto davanti ai lavoratori ribadendo la necessità e l’urgenza di importanti investimenti per evitare un lento declino, fino al rischio di chiusura, della Tecno Superiore.

La Tecno Superiore di Gualtieri, ex Tecnogas, conta oggi 190 addetti, produce cucine che vengono esportate in America e Medio Oriente. Ha una storia decennale, nasce nel 1952 e ormai dal 2008 è in uno stato quasi costante di crisi, essendo già passata da un fallimento e da un concordato preventivo. Attualmente la proprietà turca sta garantendo la continuità occupazionale con investimenti costanti ma non sufficienti a rilanciare l’attività riuscendo fino ad oggi a scongiurare la chiusura ma non a permetterne un vero rilancio.

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