Verità per Giulio Regeni

OTTO MARZO, SCIOPERI IN 18 AZIENDE METALMECCANICHE

La Fiom: “è tempo di lottare per una vera parità”

Sono oltre trenta le assemblee sindacali con oltre duemila partecipanti dove sono state votate dalle lavoratrici e dai lavoratori le fermate in sciopero per l’8 marzo in 17 aziende della nostra provincia: Dana Motion System, Bucher Hydraulics, Kohler e Barbieri di Reggio Emilia, VP Italy di Cadelbosco Sopra, PA di Rubiera, Smeg di Guastalla, Immergas di Lentigione, Re.Vi.Fa di Fabbrico, NEM di Quattro Castella, MBM di Luzzara, Corisit di Reggiolo, MTA di Rolo, Bosch Rexroth di Vezzano, Spal Automotive, Snap On di Correggio, River di Brescello e B810 di Reggio.

8 marzo, si torna alla lotta
“Da troppi anni ormai la settimana intorno all’otto marzo è diventata un momento in cui tutti denunciano le disuguaglianze tra uomini e donne anche se non si vedono azioni politiche concrete per provare ad azzerarle – afferma la Fiom in una nota – per questo pensiamo che questa giornata debba tornare ad essere un momento di lotta, quindi anche di sciopero nei luoghi di lavoro”.

Lavoratrici e lavoratori in sciopero, insieme a rappresentanti sindacali FIOM di altre aziende della provincia, alle 11 si sono trovati in presidio davanti ai cancelli della Dana Motion System.

“Non basta più denunciare il gap salariale, occorre rafforzare la contrattazione collettiva della retribuzione per ridurlo – continua la nota della Fiom – così come non basta denunciare la disparità del lavoro di cura, occorre garantire il congedo parentale retribuito al 100% per madri e padri, per questo la piattaforma di rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici mette al centro questi temi e ci aspettiamo risposte positive dagli industriali quando le nostre rivendicazioni verranno presentata a fine marzo”.

Anche gli uomini scioperano
Diverse migliaia di operai metalmeccanici, soprattutto uomini in un settore a prevalenza maschile, hanno scioperato per la prima volta nella loro vita in occasione dell’otto marzo “non uno sciopero contro le singole imprese- precisa la Fiom di Reggio Emilia – ma soprattutto una protesta dal valore politico generale, non per sé ma per tutti”.

“Questa è una novità storica per la nostra città, stiamo provando a trasformare l’indignazione in lotta, consapevoli che le ingiustizie che riguardano le donne sono un problema anche degli uomini, e per questo lo sciopero può e deve riguardare tutte e tutti, vogliamo unire quello che il mercato e le le leggi dividono”.

Attacco al Governo
La Fiom di Reggio punta il dito su leggi arretrate per quanto riguarda la genitorialità, su un mercato del lavoro che penalizza le donne per il solo fatto che possono generare figli, sulla cultura patriarcale che tollera molestie anche nei luoghi di lavoro.

“I tagli alla sanità del Governo fanno chiudere i consultori, la diffusione di obiettori di coscienza impedisce nei fatti la possibilità per le donne di interrompere volontariamente una gravidanza non desiderata, e questo ha conseguenze non solo sulla libertà delle donne, ma anche sulla loro salute” prosegue Luana Mazza della Segreteria provinciale della Fiom.
Meno mimose più equità

Migliaia di persone nella nostra provincia hanno scioperato rivendicando parità di trattamento salariale, luoghi di lavoro in cui per le donne non vi sia il più rischio di essere vittime di molestie, e lo hanno fatto per mandare un messaggio alle Istituzioni, alla politica, a tutte le colleghe e i colleghi delle altre aziende reggiane: “l’otto marzo tifiamo rivolta! meno mimose e più equità”.
Per la Fiom di Reggio occorre strappare la ricorrenza dell’8 marzo dalla recente commercializzazione riportandola a un momento di lotta del mondo del lavoro per la parità di genere.

Fiom, un nuovo inizio
“Le lavoratrici e i lavoratori che oggi hanno scioperato hanno dimostrato che l’otto marzo può diventare una giornata di lotta in cui rivendicare condizioni migliori, si è aperto un nuovo fronte di confronto e conflitto, segnando un nuovo inizio dentro e fuori i luoghi di lavoro, provando ad essere un esempio per le colleghe e i colleghi di tutte le altre aziende” conclude Simone Vecchi, segretario provinciale della Fiom.

Tutte le notizie in “FIOM”
Notizie Correlate