Verità per Giulio Regeni

ARAG DI RUBIERA: RINNOVATO L’ACCORDO INTEGRATIVO TRIENNALE

Le lavoratrici e i lavoratori di Arag hanno approvano all’unanimità l’intesa di rinnovo del contratto integrativo che riguarderà i 370 dipendenti dell’azienda.

“Un risultato importante e non scontato – affermano Filctem Cgil e Femca Cisl unitamente alla RSU – che migliora i diritti oltre ad essere una risposta economica soddisfacente per tutte le maestranze”.

Nel merito i punti salienti dell’intesa prevedono:

  • valorizzazione delle relazioni industriali attraverso una costante e tempestiva informazione alla RSU sulle dinamiche aziendali;
  • miglioramento delle norme su ambiente e sicurezza con dotazioni aggiuntive rispetto a quanto già previsto dalla legge a tutela della salute degli operatori; prevista la consegna all’ RLS del DUVRI delle ditte in appalto;
  • permessi aggiuntivi rispetto alle previsioni dell’art 4 L.53/2000, garanzia dell’intera retribuzione per tutta la durata del periodo di malattia previsto contrattualmente in caso di diagnosi oncologiche e cronico degenerative, 8 ore permessi aggiuntivi annuali per screening di prevenzione;
  • integrazione al 60% della retribuzione a carico azienda durante la maternità facoltativa in aggiunta a quanto previsto per legge e che si rivolgerà ad entrambi i genitori;
  • aumentate le casistiche per richieste di anticipo sul TFR;
  • fino al 90% del costo mensa a carico azienda;
  • Il premio di risultato incentrato sul miglioramento degli indicatori di qualità, produttività e redditività riconoscerà un premio che nel triennio potrà oscillare da 3150 a 3400 € annuali al 3 livello.
  • Infine sarà previsto alla scadenza del triennio anche il consolidamento di un ulteriore quota di salario fisso e definitivo a titolo di premio aziendale pari a 30€ lordi mensili.

“E’ un risultato che ci permette di esprimere estrema soddisfazione e che, attraverso consolidate relazioni industriali improntate sull’ascolto reciproco, dimostra come sia possibile anche in un contesto socio-economico complesso come quello di oggi poter garantire adeguate risposte alle maestranze, sia in termini di migliori condizioni di lavoro sia in termini di risposta salariale” concludono Filctem Cgil e Femca Cisl.

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