Verità per Giulio Regeni

PRESENTATO IL RENDICONTO SOCIALE INPS 2025

CGIL, SESENA VALORIZZIAMO PATRONATI E INPS COME ELEMENTI DI TENUTA SOCIALE E AIUTO CONCRETO NELL’ESERCIZIO DEI DIRITTI DEL CITTADINO”

E’ stato presentato questa mattina nella sede provinciale dell’Inps il Rendiconto sociale 2025.
Alla presentazione, in via della Previdenza Sociale, erano presenti, fra gli altri, il Direttore provinciale Inps Paolo Olimpieri, il Presidente della Provincia Giorgio Zanni, la Prefetta Dott.ssa Rita Cocciufa, l’Assessora comunale Annalisa Rabitti e il segretario generale della Camera del lavoro reggiana, Cristian Sesena che, nel suo saluto, ha posto l’attenzione su diversi temi cruciali e di attualità.

Tra questi il tema della digitalizzazione pubblica amministrazione.
“Un processo che attraverso gli investimenti del Pnrr ha portato da un lato innovazioni e facilitazioni dei sistemi informatici Inps, rendendoli più accessibili mentre dall’altro permangono criticità in particolare per la fascia di popolazione più anziana e più fragile (ad esempio i migranti), che ha difficoltà ad approcciarsi con i processi informatici e che di conseguenza ne rimane esclusa. Parallelamente, si avverte il rischio, per il cittadino che non conosce la normativa, di “perdere” dei diritti, in un Paese dove i diritti si esercitano a domanda – ha sottolineato Sesena – Per questo sarebbe opportuno da parte dell’Istituto un maggior controllo sulle richieste pervenute che tuteli la condizione di miglior favore del cittadino”.

Anche il ruolo dei soggetti di assistenza e mediazione, Sindacati e Patronati, è stato oggetto di riflessione.
“E’ sempre più indispensabile, anche per colmare le lacune del digital divide e dell’interpretazione normativa, e per offrire alla cittadinanza una reale tutela dei diritti, che il ruolo di intermediario sia affidato solo ad esperti in campo previdenziale – ha aggiunto il Segretario della Camera del Lavoro – Un ruolo importantissimo in termini quantitativi e qualitativi.”

Il Patronato Inca, ad esempio, nel solo anno 2024, ha evaso 90.000 tra pratiche e contatti, a rimarcare la necessità di assistenza e intermediazione da parte dei reggiani.

Sempre a riprova della insostituibile funzione di tutela sociale dei Patronati, altri dati e numeri provenienti direttamente dagli archivi Cgil, fotografano, un quadro in cui emergono migliaia di soggetti in difficoltà economica: nel 2024 sono state 5.500 le domande Naspi e 1.400 le domande ADI (assegno di inclusione, ex reddito di cittadinanza).

Aumentano rispetto all’anno precedente anche le richieste di invalidità civile che salgono a 7.700 nel 2024.
Calano invece le domande di pensione anticipata (anzianità) che risultano essere 1.530 nel 2024 mentre nel 2019, primo anno dell’entrata in vigore della pensione con quota 100, le domande furono 2.900: da allora si registrano in calo ogni anno per l’inasprimento dei requisiti di accesso al pensionamento anticipato nelle Leggi di bilancio che si sono susseguite.
L’esigenza di una riforma complessiva del sistema previdenziale italiano che superi la legge Fornero viene ancora una volta confermata dai dati provenienti dalla Camera del Lavoro.


Fa suonare un campanello d’allarme anche il tema delle violenze di genere che non accennano a diminuire con 25 domande di congedo per violenze di genere nel 2024.
Nel 2025, ad oggi, sono già 34 le richieste.

“Il lavoro dell’Inps in questi anni ha fatto emergere un sensibile miglioramento rispetto al passato nella liquidazione delle prestazioni previdenziali e un buon livello di interazione e sinergia con i nostri Patronati – ha concluso Sesena – Spesso l’Istituto viene descritto come qualcosa di lontano o peggio polveroso e burocratico, crediamo invece, soprattutto nell’attuale fase storica, che Inps debba essere sostenuto e valorizzato perché rappresenta un elemento di tenuta sociale del territorio mentre processi di forte individualismo e nuove solitudini si stanno imponendo”.

Infine, una stoccata dal parte del Segretario della Cgil anche a chi esercita il ruolo di Patronato senza averne titolo: “si tratta di sedicenti patronati autonomi e pirata di cui anche la nostra città è satura che arrivano a farsi pagare per pratiche che dovrebbero offrire gratuitamente e soprattutto non garantiscano standard adeguati di qualità dell’assistenza”.

Tutte le notizie in “CGIL”
Notizie Correlate