Verità per Giulio Regeni

PER LA PACE: STOP REARM, STOP GENOCIDIO

VENERDì 11 LUGLIO PRESIDIO DAVANTI LA PREFETTURA. L’APPELLO DELLA CGIL.

La CGIL Reggio Emilia promuove un presidio davanti alla Prefettura di Reggio Emilia Venerdì 11 luglio alle ore 18.30 per chiedere il cessate il fuoco in Palestina in un tempo in cui la guerra è tornata ad essere la modalità ordinaria per affrontare i conflitti.

Un presidio per riaffermare che la politica del riarmo voluta dalla Nato e sposata acriticamente da quasi tutti i Paesi europei – compresa l’Italia – non fa altro che alimentare la guerra a scapito della diplomazia.

Invece di esercitare un ruolo di mediazione e pacificazione internazionale, l’Unione Europea ha deciso di alzare ancora, incredibilmente, la spesa militare, che già nel 2024 sul piano mondiale ha raggiunto la cifra enorme di 2.718 miliardi di dollari, con il decimo anno consecutivo di aumenti ed il + 9,4% in termini reali rispetto al 2023, ossia il più grande aumento annuo almeno dalla fine della Guerra Fredda.

Il 55% di questa enorme spesa militare globale è dei Governi membri della NATO, pari complessivamente a 1.506 miliardi di dollari: oltre il triplo della Federazione Russa.
Ora si impone un’ulteriore spesa in armamenti, fino al 5% del PIL di ogni Stato, che si tradurrà in ulteriori tagli alla spesa pubblica, alla sanità, alla scuola, alla assistenza dei più fragili.

Le economie su scala globale si stanno rapidamente adattando ad una economia di guerra strutturale, con veri propri processi di riconversione al contrario – dal civile al militare – che individuano nella produzione di armi la risposta “naturale” alla crisi di interi settori produttivi. Vivere con la guerra come elemento di regolazione dei rapporti fra Paesi significa prepararsi a farla.

Con meno diritti per i cittadini, più insicurezza sociali, peggiori condizioni per le lavoratrici e i lavoratori.
L’11 luglio è stato proclamato dalle Nazioni Unte “Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica del 1995”, di cui quest’anno ricorre il trentesimo anniversario: vogliamo ricordare quel genocidio nel cuore dell’Europa, non distogliendo gli occhi dal genocidio in corso oggi a Gaza, per il quale ormai ogni parola, ogni commento appare inadatto a rappresentare lo sterminio di un popolo e il cinismo del mondo, che sostiene il Governo criminale di Netanyahu.

Ogni giorno decine, centinaia, di civili in larga parte donne e bambini vengono deliberatamente massacrati mentre sono in fila ammassati per avere cibo. Il Governo Israeliano si sta proponendo su scala globale come “signore della guerra”, che esporta ovunque, con la complicità degli Stati Uniti e di buona parte del mondo occidentale, compreso il nostro Paese che continua, senza vergogna, a fornire armi.

Per queste ragioni non ci stanchiamo di chiedere l’impegno del nostro Governo per:
– Il Cessate il fuoco in Palestina
– Il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas e il massiccio ingresso di aiuti umanitari a Gaza
– La fine delle ostilità e dell’invio di armi in Ucraina con la preparazione di una Conferenza internazionale di pace
– Il ripudio della scelta del Governo italiano di alzare le spese militari destinando a regime il 5% del PIL e la fine delle relazioni economiche, commerciali e militari con Israele

Il Presidente Meloni nel sostenere che per difendere la pace oggi è necessario prepararsi alla guerra ha utilizzato una massima latina “si vis pacem para bellum”. Non c’è niente di più falso e ripetutamente smentito dalla storia. Ogni riarmo prepara sempre nuove guerre. Lo storico latino Tacito scrisse: “Ubi solitudinem facent pacem appellant”, fanno il deserto e lo chiamano pace.

Noi vogliamo che la pace non si traduca in un deserto disabitato e disanimato. Noi vogliamo pace e prosperità per tutti i popoli del mondo. Per questo prepariamo la pace.

Ad oggi hanno aderito:
Anpi
Arci
Associazione Reggiana per la Costituzione
Auser
Libera
BDS
Donne in nero
Movimento Nonviolento – Centro di Reggio Emilia
Partito Democratico
Possibile
Reggio Diritti e Libertà

Per adesione è possibile scrivere a re.info.segreteria@er.cgil.it

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