“Un’eventuale prospettiva di dazi al 30% rappresenterebbe un problema fortemente impattante sulla nostra economia locale tradizionalmente votata all’esport.” Così Cgil e Uil di Reggio Emilia non nascondono la loro preoccupazione per l’iniziativa annunciata dal presidente Usa, Trump, che potrebbe abbattersi su un tessuto economico già fortemente stressato da mesi di contrazione.
Agro-alimentare, manifattura, automotive, i settori più a rischio ma anche la piccola media impresa e l’artigianato potrebbero registrare contraccolpi importanti.
“E’ necessario che l’Europa, così come il Governo sostengano le imprese con l’obiettivo di tutelare l’occupazione – scrivono i sindacati in una nota – Il ruolo delle Istituzioni diventa strategico, pertanto il Comune e la Provincia di Reggio Emilia si attivino immediatamente al fine di prevenire gli effetti della crisi che si profila; serve un vero e proprio “contratto sociale” tra tutti, per questo le parti datoriali, sul territorio, non si sottraggano al confronto”
“A Reggio Emilia la discussione sul lavoro negli ultimi tempi è stata faticosa e non pienamente costruttiva – concludono Cgil e Uil provinciali – E’ necessario segnare subito una decisa inversione di tendenza. Riteniamo utile nell’immediato attivare una contrattazione d’anticipo per salvaguardare i posti di lavoro esistenti e successivamente mettere in campo tutti gli interventi, a tutela di lavoratori e imprese, utili a perseguire questo obbiettivo.”
