“In questi mesi, con tagli diversi, anche i media locali hanno saputo cogliere la crescente preoccupazione della cittadinanza in merito alla sicurezza urbana, evidenziando un tema cruciale, come ha fatto Telereggio in un suo recente servizio: la distinzione tra le mansioni svolte dalle Forze dell’ordine e quelle affidate alla vigilanza privata”. Inizia così la nota della Filcams Cgil provinciale per mettere l’attenzione sulla distinzione fondamentale tra Forze dell’ordine e Guardie giurate.
“Le forze dell’ordine – Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza – operano con funzioni di tutela della sicurezza pubblica, prevenzione e repressione dei reati, gestione dell’ordine pubblico e attività di polizia giudiziaria. Sono pubblici ufficiali, dotati di poteri coercitivi e responsabilità istituzionali – scrive la Filcams – Le guardie giurate particolari, invece, operano per conto di istituti di vigilanza privata e svolgono compiti di sorveglianza, custodia e pronto intervento su beni e immobili. Non hanno poteri di polizia”.
“In una città come Reggio Emilia dove la richiesta di sicurezza è crescente, è essenziale che questa distinzione venga rispettata e valorizzata, evitando sovrapposizioni improprie e garantendo ai lavoratori della vigilanza privata condizioni dignitose e sostenibili – sottolinea Elena Cigarini che segue il settore per la Filcams – Salutiamo positivamente le dichiarazioni sull’aumento dell’occupazione dell’istituto vigilanza Coopservice nel territorio reggiano ma bisogna porre l’attenzione su una criticità strutturale: la retribuzione media mensile minima delle guardie giurate, che oggi non adeguata né agli aumenti del costo della vita né al valore delle ore effettivamente lavorate”.
La Filcams Cgil nel 2024 ha presentato una piattaforma per il rinnovo del Contratto provinciale, disdettato dalle aziende del settore nel 2008, vedendosi però rigettare dalle aziende la proposta d’incontro nonostante l’urgenza di affrontare il tema della dignità salariale e contrattuale.
“Chiediamo l’apertura immediata di un tavolo di confronto con le Istituzioni locali e le parti datoriali – conclude il sindacato – per avviare finalmente le trattative e adeguare i trattamenti economici dei lavoratori della vigilanza privata reggiana al reale costo della vita. La sicurezza non può essere garantita senza il rispetto e la valorizzazione di chi la tutela ogni giorno”.