Verità per Giulio Regeni

“DEMOCRAZIA AL LAVORO” LA CGIL IN PIAZZA IL 25 OTTOBRE A ROMA PER UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE

NO AL RIARMO SI A SANITA’, SCUOLA, WELFARE E PENSIONI

Sabato 25 ottobre a Roma si terrà una grande manifestazione nazionale della Cgil sotto lo slogan “Democrazia al lavoro”. Una manifestazione per la pace e il lavoro. Per dire no al riarmo e ad un’economia di guerra e con l’obiettivo di di spostare gli investimenti della prossima Finanziaria su aumento di salari e pensioni, contrasto alla precarietà e al lavoro povero, sanità, istruzione e servizi pubblici.

Insieme alla rete di associazioni “La Via Maestra” la Cgil torna in piazza per saldare i temi della pace a quelli del lavoro, i salari ai diritti sociali e rivendicare una diversa impostazione della prossima Legge di bilancio, rifiutando austerità e riarmo.

Da Reggio Emilia è prevista un’ampia partecipazione e numerosi pullman partiranno da Reggio e Provincia il prossimo sabato. Il concentramento è previsto in Piazza della Repubblica alle ore 13:30 da cui partirà un corteo che arriverà in Piazza San Giovanni in Laterano dove le conclusioni saranno affidate a Luc Triangle, Segretario generale del sindacato mondiale Ituc e Maurizio Landini, Segretario generale della Cgil.

“Dovremo essere in tanti sabato a Roma per dire “NO” a una Finanziaria che non risolve i problemi del Paese, distribuisce mancette attraverso interventi di maquillage sulle aliquote fiscali, continua ad affamare la sanità pubblica, incentiva l’evasione con la quinta rottamazione consecutiva delle cartelle e orienta ogni investimento sul riarmo e l’economia di guerra. – sottolinea Cristian Sesena, Segretario generale della Camera del Lavoro – Chiediamo alle lavoratrici e ai lavoratori, alle pensionate e ai pensionati reggiani di essere con noi per far sentire la nostra voce”.

PER LA LEGGE DI BILANCIO 2026 SOSTENIAMO LE SEGUENTI PRIORITÀ:

  • Stop al riarmo; investimenti su sanità, istruzione, non autosufficienza, politiche abitative e sociali.
  • Prendere i soldi da grandi ricchezze ed evasione fiscale; stop a flat tax generalizzata e condoni; restituire a lavoratori e pensionati il drenaggio fiscale già subito e neutralizzare quello futuro.
  • Rinnovare i CCNL pubblici e privati, con detassazione degli incrementi salariali; contrastare precarietà e, lavoro povero e sfruttamento lavorativo; introduzione di salario minimo, legge sulla rappresentanza e vero equo compenso per lavoro autonomo e professionale.
  • Piena rivalutazione delle pensioni con estensione della quattordicesima, superamento della legge Fornero, introduzione di una pensione di garanzia per giovani e precari.
  • Politiche industriali e del terziario per contrastare le delocalizzazioni, creare nuovo lavoro, realizzare la transizione energetica, ambientale e tecnologica; dar seguito a una vera strategia di sviluppo per il Mezzogiorno.
  • Tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro; contrastare gli appalti non genuini e i subappalti.

“La strada intrapresa dal Governo peggiorerà le condizioni di vita e di lavoro della stragrande maggioranza delle persone, colpendo lavoratori, pensionati, giovani, donne. – conclude Sesena – mobilitiamoci per la pace e per un modello di sviluppo sostenibile”.

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