“A sei mesi della riorganizzazione che ha accorpato l’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia a quello di Modena, riducendo Reggio a mera “Area territoriale”, il consigliere Nando Ganassi ha presentato in Consiglio Comunale una mozione per una presa di posizione e azioni da promuovere da parte dell’Amministrazione Comunale, prontamente accolta dalla maggioranza e dall’Assessore Pasini”. Lo fanno sapere in una nota Fp Cgil e Uil Pa che che commentano per voce di Melissa Toscani (Fp Cgil) e Luigi Raffaele Nacca (Uil Pa) “accogliamo con molto favore questa presa di posizione, che riaccende il dibattito cittadino sull’importanza strategica dell’ufficio delle dogane di Reggio Emilia. Così come apprezziamo l’impegno del consigliere Ganassi, degli altri consiglieri di maggioranza e dell’Assessore Pasini a proseguire in un percorso di coinvolgimento dei vari soggetti economici e, in generale, portatori di interesse sociali e istituzionali”.
“Reggio Emilia è undicesima in Italia per valore dell’export – proseguono i sindacalisti – e l’Ufficio delle Dogane ha garantito, prima dell’accorpamento, un gettito di oltre 131 milioni di euro per l’Erario. Le attività di controllo e contrasto alle frodi, gestione tributaria, regolazione, autorizzazione e facilitazione degli scambi internazionali svolte dall’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane sono fondamentali per la popolazione (si pensi alla sicurezza delle merci) e per il tessuto produttivo della città, demolendo, con un colpo di spugna decisionale, anni di consolidata esperienza e conoscenze, senza prevedere un piano di trasferimento delle competenze né il supporto di figure intermedie di coordinamento, dirigenziali e adeguati organici”.
“Le competenze storiche relative alla gestione del personale, al contenzioso e all’accertamento, al lotto e alle lotterie, alla ricezione Pec, alla gestione delle sale bingo e degli apparecchi elettromeccanici, nonché ai controlli dei depositi fiscali, sono state improvvisamente scaricate sulle spalle di pochi dipendenti che hanno dovuto ulteriormente ingegnarsi, lasciati in balia di autonome iniziative di sopravvivenza organizzativa – spiegano Toscani e Nacca – L’accorpamento a Modena è stato una sberla alla città di Reggio Emilia e alla sua economia: a fronte di uno degli Uffici Dogane migliori e più efficienti d’Italia lo Stato che fa? Anziché premiarla ha pensando di renderla una succursale dell’Agenzia di Modena, nonostante l’incremento considerevole dei compiti affidati. Con tanti saluti alle imprese e ai lavoratori che si impegnano ogni giorno per garantire i servizi”.
“L’obiettivo è fare fronte comune per far cambiare direzione all’Agenzia – concludono Fp Cgil e Uil Pa – e recuperare per l’Ufficio di Reggio Emilia quell’autonomia che significa migliore gestione organizzativa per le lavoratrici e i lavoratori e maggiore vicinanza e risposta alle aziende e ai cittadini reggiani”.
