Verità per Giulio Regeni

SCUOLA:LA FLC SINDACATO Più RAPPRESENTATIVO A LIVELLO NAZIONALE NON FIRMA IL RINNOVO DEL CCNL

GIUFFREDI, FLC REGGIO “ UNA SCELTA DOVEROSA : POCHI SOLDI E QUASI NESSUN INTERVENTO SUL PIANO NORMATIVO”
A REGGIO ALTISSIMI I RICORSI SUL RICONOSCIMENTO CARTA DOCENTI E CARENZA DI ORGANICI ATA

E’ un novembre denso per la CGIL del settore scuola, è di questi giorni infatti il dato definitivo della rappresentatività dei sindacati del settore pubblico, secondo cui la Flc Cgil è il primo sindacato a livello nazionale con quasi il 24% sul totale di iscritti e Rsu.

“Un risultato che premia il lavoro di presidio e di lotta per i diritti dei lavoratori dell’intero comparto dell’Istruzione e Ricerca, giocato a sostegno di tutti i profili della scuola e a fianco dei precari” afferma Tatiana Giuffredi, Segretaria Generale della Flc Cgil di Reggio Emilia.

E’ in questo contesto che la Flc Cgil ha deciso il 5 di novembre scorso, unico sindacato, di non sottoscrivere l’ipotesi del nuovo Contratto nazionale di lavoro, nato già scaduto perché in evidente ritardo rispetto al triennio di riferimento, il 2022-2024.
“Una scelta doverosa – prosegue la Segretaria provinciale – quella di non sottoscrivere questo contratto, per il contenuto vergognosamente smilzo, sia sul piano normativo (con l’introduzione di una manciata di piccole modifiche che non avanza di nulla sul piano dei diritti e della regolamentazione), ma soprattutto sul piano economico”.
L’aumento reale medio previsto sugli stipendi della scuola è di 45 euro mensili per il personale ATA e 62 euro per il personale docente.

“Si tratta di una miseria inaccettabile, che sancisce l’impoverimento dei salari dei lavoratori della scuola, colpiti da un’inflazione del 17% negli ultimi tre anni, a cui il Governo ha risposto con stanziamenti che ne recuperano solo un misero 6% – si legge nella nota del sindacato – Ci rifiutiamo di sottostare a questo gioco al ribasso, con cui si palesano le scelte politico-economiche del Governo, che anche nella prossima Legge di bilancio taglia nel settore pubblico per investire in armamenti. Il Ministero, purtroppo avallato dai sindacati firmatari, dovrebbe smettere di millantare aumenti che non sono reali e assumersi la responsabilità delle proprie scelte. La scuola ha bisogno di risorse mentre questo contratto porta solo briciole che offendono la dignità di chi nella scuola ci lavora”.

La Flc Cgil rivendica quindi questa mancata firma nel momento stesso in cui viene registrato il suo primato di sindacato più rappresentativo. “Un’apparente contraddizione che in realtà ci conforta per il favore riconosciuto alla nostra azione di tutela collettiva e individuale. Che non si ferma nemmeno a Reggio Emilia, dove in questi anni abbiamo portato avanti con successo una campagna vertenziale straordinaria per il riconoscimento della carta docenti anche per gli insegnanti precari, privati del bonus annuale di 500 euro per la formazione, quindi discriminati per legge rispetto ai docenti di ruolo – spiega Giuffredi – Un’ingiustizia legalizzata contraria alla nostra Costituzione e contestata all’Italia addirittura dalla Corte di Giustizia europea.”

A Reggio Emilia i numeri della campagna vertenziale su questo tema sono alti e i ricorsi presentati fino ad oggi hanno coinvolto, infatti, 581 docenti.
Gli importi ad oggi riconosciuti raggiungono cifre altrettanto impressionanti: 659.500 euro a cui vanno aggiunti 145.500 euro degli importi previsti per i ricorsi in attesa, per un totale di 805.500 euro.
Si è ottenuto anche che il bonus fosse riconosciuto ai docenti precari anche prima della fine dell’anno scolastico e a chi non è più nel circuito della scuola.
E’ recente poi la notizia che vede riconosciuto questo diritto anche ai docenti precari con incarichi al 30 giugno (quelli con incarichi al 31 agosto era già riconosciuto dallo scorso anno), benché non in forma retroattiva.

“Un traguardo che proprio perché straordinario per l’equiparazione dei diritti rende ancora più grave l’inadempienza del Ministero rispetto al versamento delle quote dovute- denuncia la Flc – Soltanto il 35% dei docenti coinvolti nelle sentenze promosse e vinte, infatti, ha visto versato l’importo della carta docente. Ne deriva che centinaia di docenti, pur avendo ottenuto il riconoscimento, sono costretti a mesi di attesa. Come sono costretti ad attendere da settembre tutti i docenti, di ruolo e non di ruolo, che non possono accedere al portale della carta docente, bloccato senza preavviso e per un tempo indefinito”.

“Un danno ulteriore che impedisce l’utilizzo della carta docente, ad esempio, a chi voglia iscriversi oggi a corsi di formazione. A cui si aggiunge il discutibile e recente vincolo di acquistare prodotti hardware e software solo con cadenza quadriennale e l’ipotesi di riduzione della quota di 500 euro, peraltro mai aumentata dal 2015”.
La Flc Cgil di Reggio Emilia continua la sua tutela legale sul territorio nei confronti di chi ancora può riscattare la carta docente di anni pregressi (ultimi 5 anni) e per tutti i supplenti con incarichi temporanei.

Altro tema importante riguarda il personale Ata. “In questi mesi di scuola, siamo stati nei luoghi di lavoro e abbiamo dovuto prendere atto di un peggioramento delle condizioni di lavoro del personale Ata, che a fronte di 36 ore di lavoro settimanale e di stipendi che sono i più bassi dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni, subisce il carico di organici inadeguati rispetto alle reali necessità delle scuole – prosegue Giuffredi – Il problema maggiore è quello legato alla sorveglianza e vigilanza degli alunni nei locali della scuola, a cui sono preposti anche i collaboratori scolastici. Ma il personale scarseggia con ricadute sulla sicurezza dei minori della scuola”.

“Plessi enormi di tre piani con 300 bambini e tre collaboratori che turnano, scuole dell’infanzia con 40 bambini che per mesi rimangono con un solo ausiliario: sono queste le conseguenze causate dai mancati investimenti. E’ importante che le famiglie conoscano anche gli effetti del mancato aumento degli organici Ata, che oltretutto per il prossimo anno subiranno un taglio ulteriore”.

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