LA CGIL “SERVE MAGGIORE ATTENZIONE AL PESO DELLE IMPOSTE SULLE FAMIGLIE”
Si è svolto oggi un nuovo incontro tra le Organizzazioni sindacali confederali Cgil Cisl Uil e dei pensionati e l’assessore comunale Davide Prandi per fare chiarezza sugli aumenti della tassa rifiuti (Tari) applicati dal Comune di Reggio Emilia.
Un confronto reso necessario dopo che numerosi cittadini, con l’arrivo della seconda rata, hanno segnalato incrementi significativi rispetto all’anno precedente.
“L’Amministrazione comunale ha spiegato che proprio sulla seconda rata si sono concentrati due elementi che ne hanno causato l’incremento – spiega la Cgil in una nota a seguito dell’incontro – Questi sono: l’aumento medio del 10% della tariffa, previsto dai piani economici e i 6 euro aggiuntivi introdotti dalla normativa nazionale, che consentiranno – a partire dal 2026 – l’attivazione di uno sconto automatico del 25% sulla tassa rifiuti per le famiglie con ISEE inferiore a €9.530, o con almeno quattro figli e ISEE fino a €20.000”
Proprio in previsione di questi meccanismi, nell’Accordo già firmato lo scorso agosto, le Organizzazioni sindacali avevano ottenuto l’impegno a destinare le risorse che il Comune libererà dal 2026, grazie alle agevolazioni nazionali, all’ampliamento della platea dei beneficiari delle agevolazioni sociali Tari sul territorio reggiano nel 2026.
Nel corso dell’incontro di oggi i Sindacati confederali e dei pensionati hanno ribadito la necessità che l’Amministrazione comunale mantenga un’attenzione costante sul peso complessivo delle imposte, soprattutto in una fase in cui l’inflazione continua a incidere sulle spese di tutte le famiglie – sottolineano Elena Strozzi, della Segreteria confederale Cgil e River Tagliavini, della Segreteria Spi provinciale – Non può sfuggire che se il costo del carrello della spesa continua ad aumentare mentre le retribuzioni sono calate del 8,8% ogni lieve o meno lieve aumento diventa poco sostenibile per le famiglie”.
“La Cgil, anche in vista della definizione del bilancio comunale chiede dunque una maggiore attenzione verso le famiglie e il cosiddetto “ceto medio” – conclude Strozzi – Continueremo a tenere il punto anche nei prossimi incontri con l’Amministrazione (per il Bilancio 2026) e per quanto riguarda la Tari anche con Iren, richiamando la multiutility a una maggiore responsabilità sociale e a politiche più attente verso le fasce più deboli deilla popolazione”.
