Allievo di C. Labruzzi e di T. Minardi a Perugina (1813-1821)
Il pittore-scultore perugino si trasferì intorno al 1821 a Roma, dove attese al proprio perfezionamento.
Appartengono a questo periodo Testa di popolana e Testa di militare (1823), due copie che insieme alla Madonna in gloria, tratta da Perugino (tutti all’Accademia di Belle Arti di Perugina), evidenziano l’indirizzo eclettico volto al recupero della cultura rinascimentale italiana e dei modelli fiamminghi.
Oltre al suo lungo impegno di docente di scultura all’accademia di Perugia (1825-1851), si dedicò alla riproduzione incisoria di monumenti cittadini: connessi a quegli studi sono diversi bozzetti a olio raffiguranti alcuni ambienti della Rocca Paolina (Perugia, Accademia di Belle Arti).