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SCIOPERO ALLE POSTE: STABILITA’ E MAGGIORE ORGANIZZAZIONE

Fino al 2 di dicembre la SLC CGIL dell’Emilia Romagna ha proclamato lo sciopero dello straordinario e della flessibilità operativa

 

Nonostante diversi accordi siglati a livello nazionale tra Poste Italiane e Organizzazioni sindacali sul tema delle politiche attive, portando alla stabilizzazione di molti lavoratori ancora a tempo determinato, il rapporto tra pensionamenti, o incentivazioni all’esodo, e nuove assunzioni non risulta compensativo. Negli ultimi tre anni infatti a Reggio Emilia sono stati persi in Poste circa 200 posti di lavoro.

Anche dal punto di vista della ridistribuzione dell’organico sul territorio nazionale, per dare copertura a problemi di carenza di personale e di organizzazione del lavoro, la situazione è critica, provocando forti disagi e inefficienze sia nel recapito che negli uffici.

Poste Italiane è la più importante azienda di servizi a livello nazionale: con servizi finanziari, recapito posta e pacchi e servizi alla digitalizzazione del paese: si pensi all’identità digitale (spid), al reddito di cittadinanza, al pagamento degli ammortizzatori sociali e ad altri servizi che necessitano di personale stabile e formato.
Per affrontare le nuove sfide che il nostro Paese si presta ad affrontare è necessario avere personale stabile e qualificato capace di espletare tutti quei servizi al cittadino che la crisi pandemica ha reso una necessità per tutti- sottolinea Mirco Pellati, segretario Slc Cgil Reggio Emilia -. Su questi temi, in questa regione continuiamo a fare incontri senza che le posizioni dell’Azienda si modifichino, mentre ad esempio la carenza di personale, dovuta anche alla emergenza sanitaria, oltre che ad introdurre una forte rischio sulla salute e sicurezza, sta provocando forti inefficienze”.

Le difficoltà riguardano sia gli sportelli sia il recapito, con il forte incremento della posta a firma e dell’e-commerce – continua Pellati – servizi che hanno visto anche l’aumento del nastro orario e l’introduzione di strumenti informatici come pos, stampanti e palmari spesso rotti, senza parlare delle condizioni di sicurezza dei moto mezzi”.

Abbiamo provato a tener insieme Cisl Poste e Uil Poste assenti in questa vertenza – spiega la Slc reggiana – pur condividendo le motivazioni, non hanno ritenuto opportuno aderire in modo unitario ad una richiesta che da molto tempo viene dai lavoratori stessi”.

Per i motivi sopra elencati, e per riportare l’attenzione anche sul rinnovo del contratto nazionale scaduto da due anni, la Slc Cgil di Reggio Emilia oltre allo sciopero dello straordinario, da domani, ha indetto una campagna di assemblee sindacali – seguendo le normative anti covid sul distanziamento e dove non possibile organizzandosi in videoconferenza – per discutere e individuare ulteriori iniziative a sostegno di questa vertenza.

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