Verità per Giulio Regeni

Tutte le notizie

Continua a leggere...

IL TRIBUNALE DI REGGIO DICE NO AI DOMICILIARI: ANGELO GRECO RESTA IN CARCERE

Abbiamo scritto che in questi giorni si moltiplicano le domande di misure alternative al carcere da parte di detenuti per reati di mafia, anche in Emilia Romagna. Uomini indagati o condannati in Aemilia, in Grimilde e in altri processi per ‘ndrangheta, che presentano istanze sulla base delle proprie precarie o sospette condizioni di salute, o perché ritengono di correre rischi di contagio dietro le sbarre.
Continua a leggere...

CONDANNATI E CARCERATI PER MAFIA CHIEDONO I DOMICILIARI. UNA LUNGA LISTA IN EMILIA ROMAGNA

Ci sono i malati immaginari della commedia di Molière e i contagiati immaginari dei processi di mafia in Emilia Romagna. Uomini condannati per il 416 bis o arrestati nelle grandi inchieste sulla ‘ndrangheta, che hanno sommerso di richieste provenienti da diverse carceri italiane il Tribunale competente di Bologna con il medesimo leitmotiv: qui rischiamo di ammalarci di coronavirus, dateci gli arresti domiciliari. La preoccupazione che l’assalto ai Giudici per le Udienze Preliminari e al Tribunale del Riesame si moltiplichi in Emilia Romagna è forte, specialmente dopo le recenti scarcerazioni di Francesco Bonura, boss di Cosa nostra detenuto in regime di 41 bis, e di uomini importanti della ‘ndrangheta di Gioia Tauro e Lamezia Terme. Interviene anche la politica e il presidente del gruppo PD in Commissione Antimafia Franco Mirabelli ne chiede l’immediata convocazione, perchè: “Le scarcerazioni decise dalla magistratura di sorveglianza, generano giusta preoccupazione e amarezza, soprattutto tra le vittime delle mafie”.