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CGIL E CISL: BENE RIAPRIRE I PRONTO SOCCORSO, MA QUAL E’ LA SCELTA A LUNGO TERMINE?

Da giorni si parla dell’ormai imminente riapertura dei Pronto soccorso di Correggio e Scandiano chiusi dal 2020. Una riapertura resa possibile dall’affidamento delle attività a tre cooperative vincitrici dei quattro lotti dell’appalto resosi necessario per l’impossibilità di reperimento di medici tramite i concorsi pubblici più volte andati deserti. E’ a partire da qui che Cgil e Cisl provinciali ribadiscono la loro contrarietà e preoccupazione “per una scelta che indebolisce il perimetro pubblico e non ha visione di prospettiva. Una soluzione transitoria, si dice, ma difficile immaginare che fra sei mesi ci siano le condizioni per fare scelte alternative. E nel frattempo occorre vigilare non solo sulla qualità del servizio erogato, ma anche sulle condizioni di lavoro dei professionisti”.

“Occorre intervenire sui modelli organizzativi, nonché contrattuali, per rendere più attrattive professionalità, come quella dei medici di emergenza urgenza, ma anche quelle infermieristiche, non più ambite dalle giovani generazioni. – continuano i sindacati – Occorre investire su tutti quei servizi ed infrastrutture, a partire dal costo degli affitti e delle case, che possano rendere Reggio Emilia luogo di lavoro da prendere in considerazione per aspiranti medici ed infermieri. E’ necessario ragionare di percorsi formativi, per eliminare eventuali imbuti ingiustificati e facilitare il più possibile il percorso di chi decide di intraprendere le professioni sanitarie”.

La scelta attuata, che presumibilmente permetterà di decongestionare il Pronto soccorso cittadino, per Cgil e Cisl non può rappresentare una scelta definitiva, né fare da apripista ad altri settori.

“La priorità da perseguire è quella di rendere l’assetto del nostro sistema sanitario pubblico pienamente e stabilmente operativo” concludono i sindacati.

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