Verità per Giulio Regeni
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CGIL

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CUTRO STA A EDO COME 1 A 400

Tre giorni, tre processi di mafia che hanno a che fare con la cosca emiliana di ‘ndrangheta e con il baricentri del suo agire: Brescello e la provincia reggiana. Mercoledì 13 a Bologna udienza preliminare di Grimilde, con alla sbarra i Grande Aracri ancora liberi dopo Aemilia, i loro parenti viadanesi e i loro compagni di affari, anzi affaroni, economici illeciti.
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PERICOLO CORONAVIRUS. IL BOSS NICOLINO GRANDE ARACRI CHIEDE I DOMICILIARI, SENTENZA DI SCARCERAZIONE PER ROMOLO VILLIRILLO

Ogni giorno la lista si allunga, ma non è quella dei contagiati da coronavirus. È la lista dei condannati per mafia che nel coronavirus vedono un valido motivo per chiedere misure alternative al carcere. Una lista che preoccupa, tanto da spingere il governo, su proposta del ministro Bonafede, ad approvare il 29 aprile un decreto legge che rende obbligatorio il parere delle Procure Antimafia e, nel caso di detenuti al 41 bis, anche quello del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, per il pronunciamento dei giudici competenti.
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IL TRIBUNALE DI REGGIO DICE NO AI DOMICILIARI: ANGELO GRECO RESTA IN CARCERE

Abbiamo scritto che in questi giorni si moltiplicano le domande di misure alternative al carcere da parte di detenuti per reati di mafia, anche in Emilia Romagna. Uomini indagati o condannati in Aemilia, in Grimilde e in altri processi per ‘ndrangheta, che presentano istanze sulla base delle proprie precarie o sospette condizioni di salute, o perché ritengono di correre rischi di contagio dietro le sbarre.
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CONDANNATI E CARCERATI PER MAFIA CHIEDONO I DOMICILIARI. UNA LUNGA LISTA IN EMILIA ROMAGNA

Ci sono i malati immaginari della commedia di Molière e i contagiati immaginari dei processi di mafia in Emilia Romagna. Uomini condannati per il 416 bis o arrestati nelle grandi inchieste sulla ‘ndrangheta, che hanno sommerso di richieste provenienti da diverse carceri italiane il Tribunale competente di Bologna con il medesimo leitmotiv: qui rischiamo di ammalarci di coronavirus, dateci gli arresti domiciliari. La preoccupazione che l’assalto ai Giudici per le Udienze Preliminari e al Tribunale del Riesame si moltiplichi in Emilia Romagna è forte, specialmente dopo le recenti scarcerazioni di Francesco Bonura, boss di Cosa nostra detenuto in regime di 41 bis, e di uomini importanti della ‘ndrangheta di Gioia Tauro e Lamezia Terme. Interviene anche la politica e il presidente del gruppo PD in Commissione Antimafia Franco Mirabelli ne chiede l’immediata convocazione, perchè: “Le scarcerazioni decise dalla magistratura di sorveglianza, generano giusta preoccupazione e amarezza, soprattutto tra le vittime delle mafie”.