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QUATTRO ERGASTOLI PER GRANDE ARACRI E GLI ALTRI
Ha chiesto quattro ergastoli per altrettanti imputati il PM Beatrice Ronchi, in Corte d’Assise a Reggio Emilia, al termine della sua requisitoria al processo Aemilia 92.
LE NAVI A PERDERE DI FRANCESCO FONTI (1°parte)
C’è un uomo di ‘ndrangheta che ha lasciato un segno profondo a Reggio Emilia e a Modena in tempi ormai lontani, tra gli anni Ottanta e i Novanta. E’ stato tra i primi a raccontare dettagli e gerarchie della mafia calabrese in Emilia Romagna, da quando ha iniziato a collaborare con la Giustizia. Nel processo Aemilia sono dedicate a lui alcune righe del fascicolo d’accusa richiamato dall’ordinanza sugli arresti firmata il 15 gennaio 2015 del giudice Alberto Ziroldi. Nelle 10mila pagine della sentenza di primo grado i giudici reggiani Caruso, Beretti e Rat ricordano la sua mappa delle cellule mafiose operative nelle due province, con i capi-bastone dei vari comuni che all’epoca rispondevano alle famiglie Dragone di Cutro e Arena di Isola Capo Rizzuto.
PRIGIONITE E SCIACALLI
Cosa succede se importanti uomini di mafia, approfittando dell’emergenza coronavirus, ottengono gli arresti domiciliari come misura alternativa al carcere? Al tema, molto attuale, risponde giovedì 21 maggio in videoconferenza Antonio Valerio, che chiede di poter rilasciare una dichiarazione spontanea al presidente della Corte d’Appello di Aemilia, nell’aula del Tribunale allestita presso il carcere della Dozza a Bologna.
LE PARTI CIVILI DI GRIMILDE
Sono 17 le Parti Civili ammesse dal Giudice dell’Udienza Preliminare dott. Sandro Pecorella al primo grado del processo Grimilde, dopo due sedute di intensa discussione nell’aula del Tribunale allestita alla Dozza di Bologna. Tre sono istituzioni dello stato: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Trasporti e ANBSC (l’agenzia per i beni confiscati alle mafie). Cinque sono gli Enti Locali (Regione Emilia Romagna, Comuni di Reggio Emilia, Brescello, Piacenza e Zola Predosa). Cinque anche lo organizzazioni sindacali (CGIL, CISL e UIL regionali, più le Camere del Lavoro di Reggio Emilia e Piacenza). Infine l’associazione antimafia Libera e tre persone offese dall’azione della cosca.
ANCHE LA CGIL DI REGGIO EMILIA PARTE CIVILE NEL PROCESSO “GRIMILDE”
CGIL CISL UIL regionali, insieme alle rispettive strutture territoriali di Piacenza e Reggio Emilia si sono costituite…
NEL CINQUANTESIMO DELLO STATUTO DEI LAVORATORI RIDIAMO VALORE AI DIRITTI DI CHI LAVORA
Il 20 maggio di cinquanta anni fa veniva definitivamente approvata dal Parlamento la L.300/70,da sempre poi conosciuta come…
GIGLIOTTI E I LINGOTTI
Si chiama operazione “Work in progress”: un altro duro colpo alle truffe societarie ai danni dello Stato e del mercato, messo a segno dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Parma.
SCUOLA: DA QUEST’EMERGENZA SI ESCE INVESTENDO IN ORGANICI, IN STRUTTURE E SOLIDARIETÀ
Nei giorni 12 e 13 maggio si sono svolte anche nella nostra provincia tre assemblee sindacali in modalità…
INFORMAZIONE PRIVACY ( ai sensi dell’art. 34 del Regolamento (UE) 679/2016)
Carissimi compagni, Gentilissimi iscritti, Con la presente, la Camera del Lavoro di Reggio Emilia, anche allo scopo di…
GRANDE ARACRI RICUSA I GIUDICI
Era dal 28 febbraio che le parti del processo di mafia per gli omicidi del 1992 non si ritrovavano in Corte d’Assise a Reggio Emilia, causa la sospensione forzata per l’emergenza sanitaria. Lo scenario venerdì 15 maggio è leggermente modificato rispetto a 75 giorni prima: tutti indossano le mascherine sanitarie e su molte poltrone sono incollati adesivi informativi che vietano di sedersi.
COVID 19 E MANCANZA DI EQUILIBRIO TRA LAVORO E CURA FAMILIARE. L’APPELLO DELLE DONNE DELLA FILCAMS CGIL
Di seguito l’Ordine del Giorno votato e approvato dal Direttivo della Filcams Cgil di Reggio Emilia COVID 19…