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BANDO AFFITTI: 700 DOMANDE PRESENTATE DALLA CAMERA DEL LAVORO. CRESCONO LE RICHIESTE, RISCHIO INSUFFICIENZA FONDI PER COPRIRLE TUTTE

Assistiamo ormai da mesi ad un’inflazione che riduce la capacità di spesa delle famiglie reggiane e all’aumento incontrollato dei costi per le utenze. Chi è più in difficoltà annaspa alla ricerca di una boccata di ossigeno economico tra riduzioni Tari, bonus idrico e rateizzazioni delle bollette. Ancora peggiore è la situazione di chi non vive in una casa di proprietà e deve fare i conti tutti i mesi con il canone di locazione.

In questo contesto tanti lavoratori e pensionati reggiani si sono rivolti ai nostri sportelli o hanno utilizzato la piattaforma tramite Spid per partecipare al bando affitti aperto dalla Regione Emilia Romagna e i cui termini sono scaduti il 21 ottobre dopo cinque settimane di apertura.

L’esplosione del numero delle domande, sia in Emilia Romagna che nella provincia di Reggio Emilia, rispetto allo scorso anno, testimonia l’aumento di soggetti in condizioni di difficoltà che rientrano tra i possibili destinatari del bonus.
Il contributo, erogato per un massimo di tre mensilità e comunque non oltre i 1.500 euro, è riservato a chi presenta un Isee fino al 17.154 euro oppure fino a 35mila euro purché il richiedente abbia subito un calo di reddito superiore al 25% rispetto al 2021.

Il totale delle domande pervenute in Regione è stato pari a 76.000. Da una prima analisi dei dati, la platea di richiedenti per il 97% ha presentato un isee inferiore a 17.145 euro ed è suddivisa equamente tra cittadini italiani e no.
Nella nostra provincia le domande di contributo affitto sono state 7.043, una cifra significativamente più alta rispetto alle 4.886 registrate nel 2021.
La maggior parte delle domande, il 75% è stata presentata in autonomia attraverso lo spid, il restante 25% sono state inviate attraverso i comuni, le organizzazioni sindacali, i caf, le associazioni di categoria.

La Cgil di Reggio Emilia ha presentato 700 domande mettendo a disposizione i propri operatori e i propri sportelli in tutta la Provincia.
“Abbiamo scelto di non lasciare soli i cittadini in difficoltà e le fasce più bisognose della popolazione – sottolinea Marika Todaro, Segreteria Cgil Reggio Emilia – e abbiamo fornito assistenza per la compilazione a tutti coloro che si sono rivolti ai nostri uffici e per i quali l’utilizzo dello spid personale può costituire un ostacolo, in primo luogo i pensionati ma non solo.”
“Visto l’alto numero di domande il rischio ora è che solo un 50% degli aventi diritto possa vedere accolta la propria domanda, nonostante la cifra record di 40 milioni di euro complessivi messa in campo da Governo e regione Emilia Romagna.- chiosa Carlo Veneroni, Segretario del Sunia – Record sì, ma comunque insufficiente”.
Occorre pensare a misure urgenti delle quali si potrebbe discutere all’interno di un tavolo di confronto territoriale in grado di coinvolgere istituzioni, Acer, sindacati confederali, sigle rappresentanti degli inquilini e delle proprietà private e pubbliche, associazioni dei consumatori, amministratori di condominio e aziende fornitrici di luce e gas.

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