Verità per Giulio Regeni

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: UNA RIFORMA SBAGLIATA

Il decreto Calderoli prosegue il suo iter parlamentare e il progetto di una autonomia differenziata di tutte le regioni italiane è un rischio sempre più concreto!

Cosa comporterebbe questa riforma della Costituzione qualora andasse in porto?
Ogni regione italiana potrebbe avanzare richiesta al Governo di diventare più indipendente e quindi produrre leggi proprie su materie importanti quali, tra le altre:

  • Sanità
  • Istruzione
  • Lavoro (salute e sicurezza condizioni contrattuali)
  • Infrastrutture (strade, autostrade, ponti, ferrovie)
  • Relazioni con l’Unione Europea

Con il risultato di avere condizioni profondamente diverse fra regione e regione. Lombardia, Veneto, e Emilia Romagna hanno già avviato il confronto per ottenere lo status di regione autonome.
In un paese come il nostro che presenta già gravi disuguaglianze fra Nord e Sud, fra città e periferie, questo modello comporterebbe ulteriori gravissime spaccature creando cittadini di serie A, di serie B, di serie C.

Frequentare una scuola media in Molise sarebbe diverso che frequentare analoga scuola media in Piemonte; un ospedale del Lazio potrebbe non essere in grado di fornire le stesse prestazioni di un ospedale toscano costringendo chi ha le possibilità a spostarsi e obbligando chi quelle possibilità economiche non le ha a rinunciare alle cure!
In questo contesto anche le condizioni dei lavoratori potrebbero cambiare prefigurando un ritorno alle gabbie salariali.

Come CGIL siamo contrari ad una riforma che spacca il paese; La Camera del Lavoro Territoriale assieme ad Anpi e Associazione Reggiana per la Costituzione e sta predisponendo momenti di approfondimento e confronto rivolti alle delegate e ai delegati, alle lavoratrici, ai lavoratori e ai pensionati.

CONOSCERE E’ IL PRIMO PASSO PER MOBILITARSI!

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