Verità per Giulio Regeni

CGIL CISL UIL: “IL MERCATO PROMUOVE IREN, LAVORATORI E PENSIONATI NO”

Buona la performance economica di Iren in un anno turbolento sul fronte energetico come il 2023. Aumentano i ricavi, crescono del 10% i dividendi; la contrazione degli utili non pare impensierire, stando alle dichiarazioni comparse sugli organi di stampa, i massimi vertici dell’azienda. Tutto bene quindi? Per CGIL, CISL e UIL di Reggio Emilia la risposta è negativa.

“Se oltre agli indicatori economici si fosse misurata la responsabilità sociale dell’azienda partecipata dai comuni della nostra provincia, il risultato sarebbe di certo non esaltante. Nel 2022 abbiamo registrato rincari record che hanno “mangiato” salari e pensioni. Le compensazioni da noi richieste, ad una impresa partecipata dai comuni, non sono mai arrivate. È un fatto grave che fa coppia con un atteggiamento a tratti poco accogliente verso gli utenti davvero poco giustificabile dato il momento”dichiara Cristian Sesena,Segretario Generale della Camera del Lavoro di Reggio Emilia.

A essere chiamata in causa è anche la politica locale, a detta dei sindacati provinciali, come ricorda Rosamaria Papaleo, Segretaria generale Cisl Emilia Centrale:“il problema del caro energia è stato e continua ad essere prioritario e urgente per i lavoratori e i pensionati che rappresentiamo. Abbiamo chiesto formalmente un incontro al Comune di Reggio Emilia e ad Iren per negoziare misure straordinarie a sostegno dei cittadini. Sono passati mesi e non abbiamo ricevuto risposta. Noi intendiamo comunque ribadire le nostre rivendicazioni perché l’emergenza non è alle spalle”.

Il tema di come le aziende partecipate dal pubblico operano sul mercato è vasto e non si limita ad Iren.

“Da imprese che hanno forme di governance partecipate dai comuni ci attenderemmo un comportamento più corretto sia verso i lavoratori che i consumatori” afferma Roberto Rinaldi coordinatore della UIL Reggiana: “ Iren rappresenta un caso importante e molto rappresentativo di un problema purtroppo vasto che riguarda la postura sociale delle imprese a partecipazione pubblica del territorio. Oltre a Iren, pensiamo a Seta contro cui abbiamo scioperato e che si sottrae al confronto dove i disservizi per i cittadini vanno di pari passo con il disagio dei lavoratori. La politica batta un colpo”.

Cgil Cisl Uil provinciali

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