Verità per Giulio Regeni

REGGIO EMILIA PER UN FUTURO DI PACE

CESSATE IL FUOCO ORA: LA CAMERA DEL LAVORO PROMUOVE, INSIEME AL COMUNE E ALLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA, LA MANIFESTAZIONE PER LA PACE DI SABATO 24 FEBBRAIO

Sabato 24 febbraio appuntamento alle 16.30 con la bandiera della Pace in Via Emilia San Pietro, angolo viale Monte San Michele, per la marcia “Per un futuro di Pace“.
Una manifestazione promossa dal Comune e dalla Provincia di Reggio Emilia, insieme a numerose associazioni della società civile tra cui la Cgil provinciale, che giungerà in Piazza Prampolini dove sulla facciata del Municipio compare un grande appello “Cessate il fuoco ora” : richiesta prioritaria e preliminare per parlare concretamente di Pace.

Pace in Ucraina, da due anni in guerra dopo l’aggressione russa del febbraio 2022 e pace in Medio Oriente dove ciò che accade nella Striscia di Gaza ha da tempo superato ogni limite di possibile accettazione e non può essere ricondotta al diritto di difesa dello stato israeliano come risposta all’ efferato attacco terroristico di Hamas dello scorso 7 ottobre.
Dietro alla bandiera della pace sfileremo per affermare che un futuro di pace è possibile se saremo in grado di recuperare la cultura del dialogo e il ruolo insostituibile della diplomazia come strumento per abbattere muri, superare confini, riconciliare popoli e tutelare l’espressione di ogni diversità.

Mobilitarsi oggi per la pace, per il disarmo, per la nonviolenza, significa affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte pena la distruzione dei diritti, della convivenza, delle democrazie e del pianeta. Significa che la guerra non è mai la soluzione ad un problema ma rappresenta essa stessa il problema.

La pace non è un valore astratto ma la pre-condizione per l’affermazione della giustizia sociale. In tal senso va la nostra richiesta di ridurre immediatamente le spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta.

Va riaffermato il rispetto del diritto internazionale che non può essere sostituito dalla potenza militare, preludio della guerra globale: nella barbara “logica del più forte” nessuno è disposto a perdere, ma nessuno ne uscirà davvero vincitore.
Unione Europea e ONU devono riappropriarsi subito del loro ruolo utilizzando appieno gli strumenti della diplomazia, della mediazione e del negoziato, per raggiungere soluzioni politiche e non militari ai contrasti fra i governi.
Da Gaza all’Ucraina, dal Sudan alla Repubblica democratica del Congo sono in corso decine di guerre e conflitti che oltre a mietere vittime innocenti tra i civili e limitare la democrazia, calpestano i Diritti umani, sociali, civili e politici in tutto il mondo.

La nostra mobilitazione chiede il cessate il fuoco per tutti questi conflitti, nessuno escluso, e l’avvio di negoziati a tutte le latitudini.
Abbiamo il dovere di costruire insieme una società globale pacifica, nonviolenta, responsabile, per consegnare alle future generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto.

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