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CORREGGIO: SCIOPERO SPONTANEO DEI LAVORATORI EUROSPIN

Filcams e Uiltucs “l’azienda condivida i protocolli sicurezza a garanzia di tutti”

I dipendenti di Eurospin -Spesa Intelligente del punto vendita di Correggio hanno incrociato le braccia nella giornata odierna. Uno sciopero, la cui adesione ha raggiunto il 100% dei dipendenti, arrivato in seguito ad alcune problematiche emerse in seno alle operazioni di sanificazione del punto vendita.
L’Azienda – spiegano le Organizzazioni sindacali – avrebbe infatti deciso di effettuare la sanificazione del negozio prevista dalla normativa, utilizzando gli appositi gas, non a fine giornata al termine delle regolari attività del negozio, ma al mattino, poco prima dell’orario di apertura al pubblico del punto vendita. Operazioni attuate mentre i dipendenti attendevano di iniziare il turno, come da programmazione oraria, lasciando negli ambienti un forte odore di cloro.

“La richiesta dei dipendenti di poter attendere che svanisse l’effetto del gas prima di entrare in negozio è rimasta inascoltata – affermano Filcams Cgil e Uiltucs Uil -. L’azienda ha infatti intimato di aprire regolarmente il negozio nonostante la persistenza di odore molto fastidioso; da qui la proclamazione dello sciopero spontaneo per l’intero turno di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, che ci risulta sarebbero in seguito stati sostituiti da personale di negozi adiacenti per impedire la totale chiusura del negozio”.
Lo sciopero segue, inoltre, la proclamazione di uno stato di agitazione nazionale sulla mancata condivisione dei protocolli di sicurezza, che ha portato alla rottura delle trattative nazionali già nel mese di agosto 2020.

“La dirigenza di Spesa intelligente – concludono i sindacati – ricrei immediatamente le condizioni per la ripresa del tavolo nazionale, a garanzia della messa in sicurezza dei dipendenti e dei clienti attraverso la condivisione di specifici protocolli aziendali e la costituzione di comitati per la sicurezza, con la partecipazione attiva di Rsa, Rls e Organizzazioni Sindacali”.
In caso contrario – fanno sapere Filcams e Uiltucs – non si escludono ulteriori forme di protesta.

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