Verità per Giulio Regeni

CAROVITA, SCIOPERO FIOM IL 7 E MANIFESTAZIONE CGIL L’8 OTTOBRE A ROMA

VECCHI (FIOM) “NESSUNO CI HA MAI REGALATO NULLA, OCCORRE LOTTARE”

“La situazione salariale è grave, l’inflazione alle stelle metterà a rischio la coesione sociale e porterà molte famiglie sotto la soglia di povertà, per questo manifestiamo l’8 ottobre a Roma e per questo la Fiom Emilia Romagna ha proclamato sciopero per venerdì 7 ottobre.”
Così Simone Vecchi, Segretario Provinciale della Fiom di Reggio Emilia, sulle prossime iniziative sindacali che vedono la Fiom impegnata in queste settimane svolgere una campagna di assemblee sindacali nelle imprese metalmeccaniche reggiane.

Nelle 205 più grandi aziende reggiane sono state indette assemblee per spiegare le ragioni della manifestazione che si terrà a Roma sabato 8 ottobre “ma soprattutto per ascoltare il punto di vista degli impiegati e degli operai metalmeccanici” dichiara il Responsabile Organizzativo della Fiom reggiana, Marco de Simone.
“I lavoratori sono preoccupati e arrabbiati perché il Governo non ha dato risposte e perché nonostante la crescita degli utili aziendali non si vedono sufficienti riconoscimenti salariali nella contrattazione nelle imprese in cui lavorano” afferma la Fiom Cgil di Reggio Emilia.

Nei giorni scorsi oltre 200 delegati sindacali della Fiom si sono riuniti in quattro riunioni per confrontarsi sull’andamento delle proprie aziende, sulla contrattazione aziendale e soprattutto sull’inflazione.
Da questi incontri è emerso che la maggior parte delle imprese lavora a pieno ritmo, che il portafoglio ordini delle aziende metalmeccaniche è pieno nella maggior parte dei casi, e infatti è diffusa la richiesta di straordinari.

“Le delegate e i delegati della Fiom sanno che senza la mobilitazione non ci saranno risposte economiche all’attuale crisi del potere d’acquisto” prosegue la nota delle tute blu della Cgil reggiana.
Il pensiero corre immediatamente ai dipendenti della Nexion (ex Corghi) di Correggio in sciopero dal 20 settembre proprio per rivendicare un giusto salario.
“L’azienda ha le condizioni economiche per riconoscere aumenti salariali, ma ugualmente ha spinto i lavoratori a scioperare – dichiara Davide Mariotti della Fiom di Reggio – è stato proclamato un pacchetto di 60 ore di sciopero che si stanno svolgendo quasi tutti i giorni. La mobilitazione si fermerà una volta ottenuto il contratto. I dipendenti Corghi chiedono all’azienda di fare la propria parte”.

Nel frattempo crescono le adesioni alla Manifestazione della Cgil proposta dal Segretario Generale, Maurizio Landini, già a metà di luglio, prima della caduta del Governo Draghi.
“I pullman della Cgil partiranno alle 6 del mattino da Reggio Emilia e Provincia, il corteo dei lavoratori sarà di pomeriggio e riempiremo le strade romane – avverte Marco De Simone Responsabile Organizzativo della Fiom di Reggio – chi volesse prenotarsi può farlo chiamando il numero 0522 457347”.

Per il segretario Fiom Simone Vecchi “sabato 8 ottobre il Parlamento non si sarà ancora insediato ufficialmente ma i candidati eletti dovranno comunque prestare la massima attenzione alle richieste della Cgil e dei lavoratori in corteo”.
“La Cgil ha organizzato la manifestazione e mette gratuitamente a disposizione i pullman per parteciparvi, la Fiom ha proclamato lo sciopero, ora sta ai lavoratori partecipare e far valere la propria voce – chiosa Vecchi -. Gli altri interessi economici non hanno bisogno di cortei per trovare sponda nei Governi, ma i lavoratori hanno sempre dovuto lottare per ottenere qualche diritto, che nessuno ha mai loro regalato. Questo non è il momento di stare fermi”.

BOX 1:
I 5 punti della mobilitazione
Lo sciopero Fiom del 7 ottobre, che si svolgerà a fine turno, ha alla base gli stessi cinque punti della manifestazione Cgil che la Fiom di Reggio sintetizza così:

  • 1. Un fisco più equo per una giusta redistribuzione e per contrastare gli effetti dell’inflazione
  • 2. Una legge che riduca la precarietà nel lavoro
  • 3. Una riforma delle pensioni che permetta a chi fa lavori pesanti di andare in pensione prima
  • 4. Maggiori investimenti per la riduzione degli infortuni sul lavoro
  • 5. Una politica occupazionale per l’industria, soprattutto per quel Mezzogiorno che si sta desertificando da un punto di vista industriale, obbligando la gente a scegliere tra povertà, emigrazione o mettersi in mano all’economia della criminalità organizzata.

BOX 2
I numeri della mobilitazione

  • 220 delegati riuniti nelle riunioni Fiom
  • Assemblee in oltre 205 aziende metalmeccaniche
  • Oltre 10 mila lavoratori ascoltati
  • Pullman in partenza dalle 6 di sabato 8 ottobre
  • 0522 457 347 per prenotarsi

BOX 3
Profitti, salari e inflazione

  • + 8.4 inflazione ad agosto 2022 (Istat)
  • + 52% profitti metalmeccanici del 2021 rispetto al 2018 (analisi Cgil RE)
  • + 60% bollette energetiche delle famiglie (Nomisma)
  • + 400 euro, una tantum per il 2022, (richiesta dalla Fiom in tutte le aziende)
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