Verità per Giulio Regeni

CONCERTO DI PIPPO POLLINA E CONVEGNO SULLE MAFIE: DOPPIO APPUNTAMENTO IL 30 NOVEMBRE

Gli anni 1992 e 1993 rimarranno indelebili nella memoria degli italiani per le stragi di mafia che insanguinarono il paese, da Palermo a Milano, da Roma a Firenze. Il tentativo di destabilizzare l’assetto istituzionale fu compiuto con spettacolari attentati che misero alle corde lo stato. Morirono i giudici antimafia Falcone e Borsellino e quasi tutti gli agenti delle loro scorte. E anche casuali cittadini che si trovarono nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma c’è di più. La strategia del ricatto a cui Cosa Nostra aveva affidato le sue sorti future, prevedeva anche un attacco al patrimonio artistico della nazione. Colpendo non solo i protagonisti dell’antimafia. A distanza di trent’anni troppe domande sono

ancora senza risposta e gli inquirenti faticano a trovare il bandolo della matassa, soprattutto quando la ricostruzione si addentra fra gli oscuri rapporti che la criminalità, il terrorismo stragista e parte delle istituzioni italiane hanno intessuto nel corso di decenni di vita repubblicana.

Il convegno del 30 novembre a Reggio Emilia, è parte di una serie di appuntamenti che si terranno dal 28 novembre al 2 dicembre in varie città italiane (oltre a Reggio Emilia, Milano, Roma e Avezzano), intitolati La mafia a 30 anni dalle stragi, le verità nascoste e quelle rivelate. Appuntamenti nati dall’idea del cantautore Pippo Pollina di abbinare lo spettacolo del suo nuovo album “Canzoni segrete” ad un convegno su queste tematiche, anche come occasione per rilanciare il ruolo dell’arte in quanto strumento di denuncia e di approfondimento.

Pippo Pollina, classe 1963, cantautore palermitano, ha vissuto di persona la stagione del primo grande movimento antimafia, nato nei primi anni ottanta quando Cosa nostra insanguinava le strade del capoluogo siciliano. Da sempre sensibile ai temi della criminalità organizzata e a tutto ciò che la concerne, è uno dei pochi artisti che ha portato questi argomenti al centro della sua attività musicale, dedicando celebri canzoni ad alcuni grandi interpreti della lotta antimafia, da Don Pino Puglisi a Paolo Borsellino e Peppino Impastato …. Ed ora Margherita Asta, a cui è dedicata la canzone del nuovo album “Pizzolungo”.

Il convegno si terrà presso il Centro sociale Rosta Nuova ed è realizzato in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e ANCeSCAO, ANPI, ARCI, Auser, BOOREA, Coop Papa Giovanni XXIII, Gruppo Laico Missionario, CGIL, SPI CGIL, CISL, Istituto Alcide Cervi, Libera e UISP.

IL CONVEGNO Le mafie a 30 anni dalle stragi: riflessioni sulle verità ancora nascoste e l’arte musicale come strumento di denuncia sarà moderato da Paolo Bonacini, giornalista de Il fatto Quotidiano.
Fra i relatori insieme a Pippo Pollina, anche Margherita Asta, figlia e sorella di 3 vittime della strage di Pizzolungo del 1985 e ora referente di Libera nel settore MemoriaGaetano Paci, Procuratore Capo della Repubblica di Reggio Emilia, ex-sostituto procuratore a Palermo e procuratore aggiunto a Reggio Calabria, e Stefania Pellegrini, Docente Sociologia del Diritto Università di Bologna (Etica delle professioni – Mafie e Antimafia).

La sera, al Cinema Rosebud, Pippo Pollina terrà il suo concerto Canzoni Segrete, per presentare il suo ultimo album uscito per Jazzhaus e Storie di Note. Un album che, attraverso i suoi brani, racconta le riflessioni di un poeta, stati d’animo – a volte anche molto intimi – messi in versi e melodie, dove il cantautore continua a narrare in musica sogni, speranze, delusioni, attraverso 14 brani che mostrano un artista maturo, nel bel mezzo di una ricerca personale e che continua ad affrontare nuove sfide. Il ricavato del concerto, patrocinato dal Comune di Reggio, assessorato alla Legalità e assessorato alla Partecipazione, sarà devoluto all’associazione Libera, che da anni si batte per la legalità e il contrasto alle mafie.

Ospite d’onore della serata sarà Célia Reggiani, pianista jazz di spicco e da alcuni anni anche apprezzata cantautrice che nell’ultimo album di Pollina duetta con il cantautore nella canzone “Léo” dedicata al compianto Léo Ferré (guarda il videoclip).

La musicista francese è la figlia di Serge Reggiani, e per la prima volta suonerà nella città natale del padre Sergio/Serge, divenuto celebre come attore ed esponente della «chanson» francese. Sarà uno dei rarissimi ritorni nella città di origine di esponenti della famiglia Reggiani, proprio nel centenario della nascita di Serge e della marcia su Roma, che portò al potere la dittatura fascista. Fu proprio la violenza e repressione fascista a costringere il padre di Sergio e poi tutta la sua famiglia ad emigrare nel nord delle Francia fra il 1927 e il 1930. E con Célia ci sarà, anche sul palco, un altro esponente della famiglia, suo figlio, e nipote di Serge, Matteo Michelino, eccellente chitarrista.

Nell’ambito del concerto, oltre alle canzoni inedite del nuovo album, saranno proposte anche alcune fra le più significative del vastissimo canzoniere di Pippo Pollina, da sempre attento alle tematiche sociali, di libertà, contro le guerre, le dittature, le mafie….  

A confermare questo suo impegno sempre vivo e rinnovato, tra le canzoni del nuovo album c’è anche “Pizzolungo”, dedicata a Margherita Asta

Questa coraggiosa donna siciliana, che perse la mamma e due fratellini nel terribile attentato di mafia contro il giudice Carlo Palermo nel 1985, è da molti anni impegnata nella lotta per la legalità ed interverrà sul palco in tutti i concerti in Italia, prima della canzone a lei dedicata.

Ad accompagnare Pollina in questo concerto è un’eccellente formazione interamente italiana, il Palermo Acoustic Quintet.
Pippo Pollina, voce piano e chitarra
Fabrizio Giambanco, batteria
Mario Rivera, basso 
Gianvito Di Maio, tastiere
Roberto Petroli, sax e clarinetto
Edoardo Musumeci, chitarra

Pippo Pollina Bio

Pippo Pollina nasce a Palermo nel 1963 da una famiglia borghese di origini contadine. Cresce e studia nel capoluogo siciliano frequentando negli anni ‘80 la facoltà di giurisprudenza e l’accademia Amici della Musica con studi di chitarra classica. Impegnato nell’allora nascente movimento antimafia, collabora al mensile catanese I siciliani fino all’assassinio mafioso del suo storico direttore, Giuseppe Fava. 

Insieme ad altri musicisti palermitani fonda il gruppo Agricantus, con il quale lavora fino alla fine del 1985, in sei anni di intensa attività concertistica in Italia e all’estero e seminaristica nelle scuole medie e superiori della Sicilia. Pollina lascia l’Italia alla fine del 1985 per intraprendere un viaggio senza una meta precisa e dopo 3 anni in giro per il mondo approda in Svizzera, nella città di Zurigo, dove da allora vive con sua moglie Cristina e i suoi figli Julian e Madlaina. 

Un canzoniere di circa 200 brani incisi nel solco di 24 album; oltre 4.000 concerti in Italia, Germania, Austria, Francia, Svizzera, Olanda, Svezia, Belgio, Egitto e U.S.A; innumerevoli collaborazioni artistiche fra cui notevoli quelle con Franco Battiato, Georges Moustaki, Inti-Illimani, Konstantin Wecker, Linard Bardill, Nada, Schmidbauer & Kälberer, Charlie Mariano, Patent Ochsner e Giorgio Conte; sono dati che fanno di Pollina un artista di grandissima caratura in perenne movimento creativo. 

Svariati premi della critica in rinomate rassegne musicali sia in Italia che all’estero lo indicano come uno dei depositari della tradizione della grande canzone d’autore italiana.

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