Verità per Giulio Regeni

“DONNE VITA LIBERTA’” IL CORAGGIO DELLE DONNE CONTRO LA REPRESSIONE E PER L’AUTODETERMINAZIONE. IL 13 OTTOBRE PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ PER LE DONNE IRANIANE E TUTTE LE DONNE VITTIME DI REGIME

Si terrà il prossimo 13 Ottobre, alle ore 18:00 in Piazza Prampolini, un presidio di solidarietà con la lotta delle donne iraniane e con tutte le donne vittime delle dittature promosso da Cgil Cisl Uil Anpi Arci e Auser provinciali.

Un appuntamento ad un mese esatto da quando Mahsa Amini, giovane donna iraniana, è stata fermata dalla polizia morale di Teheran con l’accusa di non aver indossato correttamente il velo. Accusa che ha portato Mahsa ad essere brutalmente uccisa scatenando, già dopo poche ore dalla diffusione della notizia della sua morte, un’ondata di protesta che ha valicato i confini nazionali.

Le manifestazioni per la libertà e contro l’imposizione del hijab sono diventate un simbolo della battaglia contro le violazioni dei diritti umani perpetrate dal Governo della Repubblica islamica ai danni delle donne e del popolo intero. Al grido di “Donna Vita Libertà” le piazze si sono riempite non solo di donne ma anche di uomini, mariti e fratelli, che denunciano così quel regime dove accanto alla mancanza di libertà per le donne si accosta una corruzione dilagante e gli aumenti dei prezzi e dell’inflazione hanno ridotto in povertà milioni di famiglie.

La repressione del regime in queste settimane è stata violentissima. Dopo Mahsa, è toccato a Hadis Najafi, una delle ragazze più attive nelle proteste, già un simbolo per tutte le altre, che sfidando la legge degli ayatollah – non solo non si copriva i capelli biondi con l’hijab ma se li legava pubblicamente ostentando la sua coda di cavallo – ha trovato la morte.
Anche per lei non c’è stato scampo e fatali sono stati i proiettili che l’hanno colpita al petto durante una manifestazione a Teheran.

Ma sono tantissime le donne, troppe per essere elencate tutte, che hanno pagato e a stanno pagando la loro lotta per la libertà e l’emancipazione con la vita e la prigionia.
Tra queste, al momento detenuta, non dimentichiamo l’italiana Alessia Piperino, fermata dalla polizia iraniana per aver partecipato ad una manifestazione contro il regime e denigrata in coro sui social per essere una donna libera che ha scelto di girare il mondo da sola.

“Come soggetti attivi della società civile siamo al fianco delle donne iraniane che con lo slogan “Donne, vita, libertà” e cantando “Bella Ciao” rivendicano la propria libertà e il diritto all’autodeterminazione. Siamo accanto a tutte le donne che nel mondo sono vittime delle dittature e si battono per affermare il proprio ruolo nella società, libero da condizionamenti e dettami repressivi. Per questo giovedì 13 ottobre saremo in piazza e anche da Reggio Emilia faremo sentire la nostra voce e il nostro canto per non lasciarle sole”.
Così CGIL CISL UIL, ANPI, ARCI e AUSER che promuovono un presidio di solidarietà in piazza Prampolini giovedì prossimo invitando tutta la cittadinanza a partecipare.

Alla manifestazione hanno già aderito Anteas Reggio Emilia, l’Associazione Partigiani cristiani Reggio Emilia, il Partito Democratico, l’Associazione Non da sola e l’Associazione Donne in nero.

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