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IMMERGAS, 90 EURO DI AUMENTO MENSILE. FIOM E UILM “SODDISFAZIONE DAI LAVORATORI”

Nelle settimane scorse le lavoratrici ed i lavoratori dell’Immegas di Brescello hanno votato e approvato a larghissima maggioranza il rinnovo del contratto aziendale.
L’accordo, frutto di un lungo negoziato tra le Rsu, Fiom e Uilm da un lato, e la Direzione Aziendale dall’altro, si è concluso con un importante aumento salariale di 90 euro mensili per 14 mensilità uguali per tutti i lavoratori, somministrati compresi.

L’aumento del contratto aziendale, affermano nella nota Fiom e Uilm, essendo non assorbibile, si somma agli oltre 100 euro previsto da giugno del 2023 dal Contratto Collettivo Nazionale dei metalmeccanici.
La parte economica del nuovo contratto non si esaurisce qui, prevedendo un incremento del Premio di Risultato variabile che vedrà il massimale alzarsi fino a 1.800 euro annuali, l’incremento dell’indennità di prestazione fino a 750 euro annuali, la conferma dell’indennità aggiuntiva per i lavoratori operai di 320 euro annuali e una indennità per il turno notturno di 12 euro lordi giornalieri.

“Se sommiamo tutti questi aumenti, nell’arco del triennio il contratto aziendale dell’Immergas riconoscerà ai dipendenti un incremento di circa 11mila euro lordi” spiegano in una nota Davide Fellini (Fiom) e Giancarlo Pelati (Uilm) che per le rispettive Organizzazioni hanno coordinato le Rsu e svolto la trattativa per la parte sindacale.

Il contratto aziendale prevede inoltre la conferma di un importante e innovativo istituto “inventato” con il contratto precedente, il Fondo di Solidarietà Immergas, che tutela i lavoratori in caso di utilizzo della cassa integrazione.

“Ogni anno l’azienda accantona 100 euro per ogni dipendente, e nel caso remoto in cui non fosse possibile evitare l’utilizzo di ammortizzatori sociali e si dovesse far ricorso alla Cigo, l’azienda a fine anno distribuirà quota parte di questo fondo solo ai dipendenti che hanno dovuto fare cassa integrazione, e corrisponderà un importo proporzionale al numero di ore di Cigo – spiegano Fiom e Uilm di Reggio Emilia – in questa maniera, un costo contrattuale che riguarda tutti viene concentrato sulla parte più debole dell’azienda, quella che in caso di crisi o riduzione dei volumi si trovi in cassa integrazione, in un’ottica di solidarietà tra lavoratori che, nel caso in cui invece non dovesse essere attivata la Cigo, vedrebbero redistribuire il fondo tra tutti in maniera equa”.

Sul tema della salute viene rafforzato il sistema di relazioni sindacali per anticipare eventuali rischi dovuti ai movimenti ripetitivi e alla movimentazione carichi, in particolare per chi svolge attività di assemblaggio alla catena di montaggio.

Sindacato e impresa hanno condiviso di recepire integralmente l’accordo contro le molestie e le discriminazioni di genere sottoscritto a livello nazionale da Cgil Cisl Uil e Confindustria.
Il contratto inoltre prevede la conferma del protocollo sugli appalti già previsto nei contratti precedenti, dei percorsi di stabilizzazione dei precari, ed estende la percentuale dei part time in azienda dal 4% previsto dal CCNL al 5% dalla firma del contratto.

“La trattativa si è svolta senza un’ora di sciopero, grazie alla disponibilità dell’impresa di giungere il prima possibile ad una intesa di grande valore, e grazie all’appoggio delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti al sindacato che con la loro adesione hanno sostenuto e sostengono gli sforzi della Rsu unitaria e di Fiom e Uilm di migliorare le condizioni di lavoro”.

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