Verità per Giulio Regeni

LIDL: LAVORATORI IN SCIOPERO SUGLI ORARI DI CHIUSURA

I SINDACATI “ NECESSARI ORARI E CONDIZIONI DI LAVORO Più SOSTENIBILI”.
SABATO DALLE 10 ALLE 12 PRESIDIO DAVANTI NEGOZIO DI VIA PICCARD

Saranno in sciopero per l’intera giornata di domani, sabato 1 Luglio, le lavoratrici e i lavoratori dei supermercati LIDL di Via Gramsci e di via Piccard.

La mobilitazione, che riguarda circa settanta dipendenti nel complesso, è stata decisa dopo la comunicazione aziendale di voler allungare gli orari di apertura al pubblico, laddove la chiusura delle saracinesche è prevista per le ore 21:00 l’azienda avrebbe infatti deciso di portarla alle ore 21:30.

“Questo slittamento orario è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso – spiegano Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – . Le condizioni di lavoro all’interno dei supermercati hanno raggiunto livelli non più sostenibili, ragion per cui i dipendenti, in forte dissenso per una decisione che si abbatte su un’organizzazione del lavoro già sottoposta a regime di flessibilità, su un settore a forte prevalenza femminile e con contratti spesso part time, hanno deciso di scioperare“.

La richiesta dei dipendenti è quella di rivedere l’indicazione di allungare l’orario fino alle 21:30 e di uniformare l’orario di chiusura di tutti i punti vendita alle ore 21:00

“Siamo aperti 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno – fanno sapere alcuni dipendenti – crediamo che non sia giustificabile la decisione dell’azienda di peggiorare le nostre condizioni lavorative con la chiusura alle ore 21,30 che significa per noi tornare a casa anche oltre le ore 22:00”.

“A questo problema – aggiungono i sindacati – si somma quello della mancanza strutturale di personale che porta a continue richieste di straordinario. Una situazione che provoca diversi disguidi organizzativi durante la giornata come lunghe file alle casse e problemi che rendono complicato erogare un servizio completo ed efficiente. Si lavora sempre in emergenza e in forte stress”.

“La legittima richiesta dei dipendenti è quella di lavorare in un ambiente sereno concludono Francesco Putortì della Filcams Cgil, Domenico Silvano della Fisascat Cisl ed Eleonora Tatulli della Uiltucs Uil – cosa che invece non sempre è garantita all’interno del negozio a causa di tensioni, dell’alto numero di ore di straordinario e delle richieste di flessibilità che rendono sempre più difficile conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro. A questi temi si è aggiunto ora quello dell’allungamento dell’orario di lavoro. Arrivare allo sciopero è stato inevitabile. L’auspicio è che si apra un tavolo di trattativa dove l’Azienda sia disposta ad ascoltare e ad agire tenendo conto anche delle esigenze espresse dai lavoratori”.

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