Verità per Giulio Regeni

LA LIDL DI VIA PICCARD DECIDE DI ALLUNGARE L’ORARIO DI CHIUSURA ALLE 21:30

LA FILCAMS “I LAVORATORI CHIEDONO DI ESSERE ASCOLTATI, DOPO DUE SCIOPERI CONTINUIAMO LA MOBILITAZIONE”

Sono state due le giornate di sciopero che lo scorso luglio ( il 1° e il 17) hanno coinvolto le lavoratrici e i lavoratori di Lidl Italia sul nostro territorio. Una mobilitazione altamente partecipata, che aveva portato alla chiusura dei punti vendita, messa in campo contro l’allungamento dell’orario di chiusura previsto dall’Azienda.

In questi giorni, fa sapere la Filcams Cgil provinciale, sarebbe arrivata comunicazione ufficiale da parte di Lidl che l’orario di chiusura del punto vendita di via Piccard verrà spostato anche in autunno dalle 21:00 alle 21:30.

“Un orario che aggiunge ai già denunciati disagi dati dalla carenza di personale quello dell’organizzazione familiare, perché chi si troverà in orario di chiusura dovrà terminare il proprio orario lavorativo alle 22.00 arrivando a casa intorno alle 22.30 – spiega Alessandro Gabbi, segretario provinciale della Filcams Cgil – La stessa Lidl nell’incontro avvenuto tra sindacati, delegati e direzione Aziendale aveva dichiarato che l’allungamento dell’orario avrebbe avuto validità solo per il periodo estivo, invece oggi viene confermato anche dopo il 15 settembre”.

“Crediamo sia ormai evidente il mancato interesse dell’Azienda verso il benessere dei propri dipendenti, forza pulsante del punto vendita, e che ci si muova al solo scopo di assecondare l’idea che si debba “garantire un servizio sempre disponibile a qualsiasi orario e in qualunque giorno” – continua Gabbi – La Filcams contesta questa linea adottata da sempre più aziende del settore, per le quali il diritto alla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro viene totalmente scavalcato da logiche di mercato tout court, in questo senso quello che accade alla Lidl ne è un chiaro esempio”.

“Continueremo lo stato d’agitazione e le azioni ad esso correlate sino a che non avremo un’apertura di un tavolo negoziale serio sulle problematiche fin qui evidenziate” conclude la Filcams provinciale.

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