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COMUNE DI REGGIO EMILIA: DIPENDENTI IN STATO DI AGITAZIONE

I SINDACATI “RESPONSABILITA’ POLITICHE E TECNICHE NELLA MANCATA SOLUZIONE DEI PROBLEMI”

Al termine del percorso assembleare con tutti i dipendenti del Comune di Reggio Emilia le Organizzazioni sindacali FP CGIL e CISL FP, insieme alle RSU, al SILPOL e al CSE SULPL, hanno proclamato, in occasione dell’ultima assemblea che si è tenuta nel pomeriggio di oggi presso il Centro internazionale Malaguzzi, lo stato di agitazione e specifica comunicazione in merito è stata inviata al Prefetto, alla Commissione di Garanzia e all’Amministrazione Comunale.

Una mobilitazione seguita alla rottura dei tavoli di trattativa con il Comune verificatasi per il perdurare di una serie di criticità che nel corso degli anni si sono sedimentate all’interno dell’Ente senza trovare soluzione.

Da ultimo si è aggiunto il tema relativo alla volontà di esternalizzare parte del personale a tempo determinato dell’Istituzione nidi e scuole.

“Un tema che ci è stato ufficializzato dall’Amministrazione solo lo scorso 3 marzo, mentre sappiamo che il costo dei tempi determinati dell’Istituzione nel corso degli anni è sempre aumentato. Un aumento dovuto a personale che a vario titolo non lavora più con il Comune e alla mancata programmazione di un adeguato turn-over. – spiegano i sindacati – Già nel 2018 il Consiglio comunale, a seguito di una mozione di iniziativa popolare, aveva votato impegnando il Sindaco e la Giunta a promuovere interventi legislativi, anche attraverso ANCI, per superare nei servizi educativi i tetti di spesa imposti dalle norme vigenti, ma a tutt’oggi poco o nulla in tal senso è stato fatto”.

Ma i problemi che hanno portato alla mobilitazione dei dipendenti sono molti.

“I temi sul tavolo riguardano diversi aspetti che non sono stati mai volutamente affrontati e risolti dalla controparte datoriale – spiegano Fp Cgil e Cisl Fp in una nota – La responsabilità della rottura della trattativa è dunque sia politica sia tecnica: politica perché nonostante le varie sollecitazioni, non si è mai dato riscontro concreto ne realmente si è dimostrato interesse verso i problemi sollevati dai dipendenti. Sicuramente in questi anni la politica si è concentrata maggiormente nel nominare il personale in staff ai sensi dell’articolo 90 del D.lgs 267/2000 – continuano Paolo Consolini e Fabio Bertoia- Tecnica perché oltre a non volere affrontare le evidenti criticità organizzative, non si è stati in grado di gestire un’adeguata pianificazione delle assunzioni, tant’è che negli anni per le assunzioni dei dipendenti il Comune spesso ha utilizzato graduatorie di altri Enti. Questo ha comportato che il personale assunto, poco dopo, fosse chiamato dall’altro Ente che aveva bandito il concorso”.

Tra le varie criticità irrisolte i Sindacati sottolineano anche “il costante mancato rispetto del contratto decentrato integrativo da parte della dirigenza e il mancato rispetto delle tempistiche d’assegnazione delle progressioni economiche orizzontali e delle procedure concorsuali. Così come una scarsa trasparenza sulle tempistiche di pagamento di indennità di specifiche responsabilità, servizi ai privati effettuati dalla Polizia Locale, conguaglio servizi disagiati Polizia Locale, performance individuale, di gruppo e regolamento incentivi”.

C’è anche il sentito tema del mancato rispetto delle tempistiche del confronto sindacale relativo al regolamento del lavoro agile/lavoro da remoto che incrocia quello del mancato riconoscimento del buono pasto per chi effettua la ripresa lavorativa al pomeriggio. Ma anche il mancato adeguamento del valore del buono pasto a 7€.

La gestione degli autoveicoli comunali desta anch’essa diversi problemi: “ci sono pochi autoveicoli rispetto alle esigenze dell’Ente e i dipendenti per motivi di servizio sono costretti ad utilizzare la propria autovettura, con un rimborso pari al costo di due biglietti dell’autobus” concludono Fp Cgil e Cisl Fp.

Sono queste le motivazioni che hanno portato i lavoratori di Comune ed Istituzione a dare mandato ai sindacati per proclamare lo stato di agitazione, i cui sviluppi e le azioni di protesta che ne potranno conseguire si vedranno nei prossimi giorni.

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