Verità per Giulio Regeni

8 MARZO: LA LIDL SCIOPERA PER LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO

LA FILCAMS “E’ UNA VERTENZA RAPPRESENTATIVA DEL SETTORE”.VENERDì PRESIDIO IN VIA PICCARD DALLE 10:30 ALLE 12:00

La Filcams di Reggio Emilia, in occasione della Giornata internazionale della donna, proclama sciopero alla Lidl dove le lavoratrici e i lavoratori da quasi un anno hanno aperto una vertenza con la direzione aziendale per una maggiore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dopo che l’azienda aveva unilateralmente allungato gli orari di apertura dei punti vendita.

“La vertenza in corso alla Lidl è rappresentativa di un problema che riguarda l’organizzazione del lavoro in tutta la grande distribuzione – spiega Alessandro Gabbi, Segretario della Filcams provinciale – Le lavoratrici della Lidl stanno lottando anche per le colleghe di altri supermercati per affermare il diritto ad una gestione del tempo che non costringa a scegliere tra vita e lavoro, né a sacrificare la qualità della prima per il secondo”.

Parallelamente la Filcams reggiana ha intenzione di inviare una richiesta alle Organizzazioni datoriali di settore perché si apra un tavolo sulle pari opportunità e la parità di genere capace di dare gambe alla Legge quadro regionale contro le discriminazioni di genere.

“L’8 marzo è un’occasione per spingere su un tema che però è quotidiano e riguarda la vita delle donne 365 giorni all’anno, sia sul piano dei diritti che su quello del gap salariale tra uomo e donna – sottolinea Elena Cigarini della segreteria Filcams provinciale – E’ importante e necessario condividere buone prassi per la valorizzazione e il rafforzamento del ruolo delle donne nel mondo del lavoro, della famiglia e della società, nonostante ostacoli culturali ed economici alla piena affermazione della parità dei diritti e delle opportunità fra i generi”.

“Passi avanti si possono fare attraverso la contrattazione di secondo livello, come testimonia il recente contratto firmato con Ifoa, dove i temi della conciliazione dei tempi e della parità di genere sono stati al centro dell’integrativo secondo una logica di avanzamento nei diritti di ognuno – conclude il sindacato – La strada da intraprendere è quella che favorisce relazioni aziendali basate su principi di uguaglianza, di collaborazione e di reciproca correttezza, assicurando attenzione al linguaggio e all’applicazione delle normative vigenti; ma anche contrastando atteggiamenti sessisti o ostili e dando alle persone la possibilità concreta di organizzare i tempi di vita e di lavoro ”.

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